Lanciare i palloncini in cielo, ecco quando e dove è legale e quali sono i rischi di questa azione per l’ambiente e gli animali.
Il lancio dei palloncini ad elio in cielo è senza dubbio molto scenografico e diverte tanto soprattutto i più piccoli, difatti è spesso usato per celebrare ricorrenze o festeggiamenti in allegria. Bisognerebbe però ricordare che questo gesto, solo apparentemente innocuo, ha delle conseguenze potenzialmente molto gravi a danno dell’ambiente.
La plastica di cui sono formati i palloncini, infatti, si disperde inevitabilmente dopo il lancio e non può essere smaltita correttamente. Così facendo, si crea un danno irreparabile a livello di inquinamento, ma si rischia anche di danneggiare profondamente gli animali, specie quelli di mare, e persino di provocarne la morte. Ecco perché ci si chiede se la legge sia intervenuto in proposito e se lanciare i palloncini in cielo sia legale o meno.
È legale lanciare i palloncini in cielo?
Lanciare i palloncini in cielo è di per sé legale, almeno in Italia dove non esiste alcuna legge statale a vietarlo espressamente. Oltre a rimanere sempre molto pericoloso, tuttavia, il lancio dei palloncini è spesso vietato dalle normative locali, emanate da Comuni e Regioni in modo mirato. Negli ultimi anni si sono susseguite diverse campagne di sensibilizzazione riguardo a questo tema, che hanno portato a una regolamentazione in continua crescita, seppur non ancora uniforme sul territorio nazionale.
Per esempio, l’Ong Marevivo ha richiesto l’inserimento nella legge Salvamare di un emendamento specifico che vieti di lanciare i palloncini in cielo, ma anche la onlus Plastic Free ha proposto una soluzione simile. Di fatto, pare che le amministrazioni stiano iniziando a considerare molto seriamente la tutela dell’ambiente e degli animali, intervenendo in modo specifico contro i diversi comportamenti dannosi messi in atto dall’uomo.
Non a caso, le associazioni di categoria si impegnano vastamente per informare sul tema e consapevolizzare i cittadini sulle possibili conseguenze delle proprie azioni. L’informazione è fondamentale per ridurre l’uso dei palloncini, anche per aiutare le persone a conoscere alternative più ecologiche (come i palloncini compostabili) o prodotti meno dannosi per il lancio (come le bolle di sapone).
Basti sapere che i palloncini esausti rappresentano l’80% dei rifiuti trovati nello stomaco delle tartarughe marine decedute a causa dell’inquinamento marino e che per questi animali, così come per uccelli marini e foche, costituiscono il terzo rifiuto più pericoloso. I dati, provenienti rispettivamente da uno studio dell’Università Wales Swansea e dell’University of Tasmania, mettono in luce che i residui dei palloncini risultano perfino più pericolosi delle bottiglie in Pet.
Vi è poi la direttiva dell’Unione europea, in vigore dal 3 luglio 2021, che chiede di ridurre il consumo della plastica monouso. Fra i vari oggetti vietati, ci sono i bastoncini di plastica che sorreggono i palloncini, ma questi ultimi non sono vietati né il loro uso è regolato. La direttiva (la Single use plastic) impone però che i palloncini in commercio debbano avere un’etichetta standard, riportante le corrette modalità di smaltimento e il possibile impatto sull’ecosistema.
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Dove è vietato lanciare i palloncini in cielo e cosa si rischia
Per quanto riguarda l’Italia, fra i provvedimenti più recenti si cita la decisione del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che ha emanato un’ordinanza proprio per vietare di lanciare i palloncini in cielo. In particolare, il primo cittadino ha sottolineato i danni causati dalla dispersione di plastiche e gomme, vietando il lancio dei palloncini in occasione di “eventi pubblici, feste, ricorrenze o manifestazioni pubbliche e private, anche sportive”.
In sostanza, ad Olbia è vietato lanciare palloncini, a prescindere dall’occasione o dal loro numero. Ordinanze con divieti analoghi, spesso riguardanti anche coriandoli e similari, si trovano comunque in diversi Comuni e Regioni italiane, di cui si citano i più noti in un elenco che non pretende di essere esaustivo:
- Vernole in Salento;
- Brugherio in Brianza;
- Provincia Autonoma di Trento;
- Stintino in Sardegna;
- Ferrara;
- Legagno;
- Termoli;
- Falciano del Massico in provincia di Caserta;
- Tropea;
- Sperlonga.
Nel complesso, le diverse ordinanze vigenti sul territorio italiano prevedono dure sanzioni per chi lascia volare i palloncini in cielo, talvolta accomunando la condotta all’abbandono di rifiuti, altre volte prevedendo misure specifiche. In ogni caso, le multe per chi lancia i palloncini in cielo possono arrivare fino a 500 euro. Divieti simili, se non più stringenti, sono già stati attuati in diversi Paesi del mondo che proibiscono di lanciare palloncini e coriandoli, tra cui il Canada, l’Australia e gli Stati Uniti.
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