Vuoi una vita lunga e felice? Ecco dove trasferirsi per godersi la terza età. La posizione degli USA ti stupirà.
Invecchiare bene è un sogno condiviso da molti: ritirarsi in un posto che favorisca la propria salute e il proprio benessere, circondati da comfort e serenità. Un recente studio su Dagens PS (un quotidiano online svedese che tratta di economia, politica e attualità) ha preso in esame ben 200 paesi, individuando quelli in cui la terza età può davvero essere vissuta al meglio. Tra aspettativa di vita, qualità della vita, assistenza sanitaria, clima e felicità, sono emersi risultati interessanti e, in parte, inaspettati. Vediamo insieme quali sono le mete più adatte per gli anni d’oro.
Il Giappone è il campione indiscusso
Con una vita media che sfiora gli 85 anni, il Giappone si conferma in cima alla classifica. Non è un caso: la dieta tradizionale, a base di pesce, verdure e alimenti vegetali, è universalmente riconosciuta come una delle più salutari al mondo. Il sistema sanitario universale, efficiente e accessibile, fa il resto, garantendo cure di alta qualità a costi contenuti. Ma attenzione, non è tutto oro ciò che luccica: la cultura lavorativa e il sistema pensionistico presentano criticità. Fenomeni come il “karoshi”, la morte per eccesso di lavoro, mettono in luce aspetti meno idilliaci del paese del Sol Levante.
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Il “karoshi” riguarda soprattutto il fatto che il sovraccarico lavorativo viene spesso celato dietro una facciata di normalità o dedizione estrema. Questo porta a stress cronico, infarti, ictus o suicidi legati a condizioni lavorative estreme. È un problema sociale che riguarda soprattutto chi nasce in Giappone, pressato dall’ossessione per la produttività lavorativa, spesso alimentata da una cultura che glorifica l’abnegazione e il sacrificio personale.
Tra gli aspetti positivi, il Giappone si distingue anche per il profondo rispetto verso gli anziani, radicato nella cultura stessa. Questa attenzione si traduce in servizi dedicati, come l’assistenza personalizzata e programmi comunitari per favorire il benessere e la socializzazione nella terza età. Inoltre, le tecnologie avanzate, come i robot assistenziali, vengono utilizzate non solo per monitorare la salute, ma anche per offrire supporto emotivo. È un modo concreto con cui il Giappone riesce a valorizzare le generazioni più grandi, bilanciando tradizione e modernità e rendendolo il miglior posto in cui invecchiare.
Paesi Bassi e Danimarca: il modello europeo di benessere
Al secondo posto troviamo i Paesi Bassi, dove l’equilibrio tra vita privata e lavoro è un pilastro del benessere. Settimane lavorative più brevi, ferie generose e un alto livello di serenità sul posto di lavoro contribuiscono a creare un ambiente ideale per vivere, anche nella terza età. A questo si aggiungono un sistema sanitario efficiente e una rete di sicurezza sociale che supporta gli anziani.
La Danimarca ottiene la medaglia di bronzo e segue una filosofia simile. Con settimane lavorative di 37 ore e ben cinque settimane di ferie pagate, i danesi hanno più tempo da dedicare a ciò che conta: famiglia, riposo e benessere. Non sorprende che il paese sia considerato uno dei più felici al mondo, come scritto in Dagens PS.
L’Europa si posiziona bene nella classifica
Ma non è solo il Nord Europa a brillare. Tra i primi dieci della classifica di Dagens PS ci sono ben otto paesi europei. Tra questi spiccano:
- Svizzera: ha un sistema sanitario all’avanguardia, elevata aspettativa di vita e un’attenzione alla sostenibilità urbana che rendono il paese uno dei migliori per la qualità della vita, senza contare i paesaggi mozzafiato e le città ben organizzate.
- Lussemburgo: il PIL pro capite più alto d’Europa si traduce in un’elevata qualità di vita, servizi pubblici eccellenti e un ambiente multiculturale ideale per famiglie e professionisti.
- Spagna: con la combinazione di dieta mediterranea, clima favorevole e approccio rilassato alla vita, questo paese offre uno stile di vita salutare e piacevole, particolarmente apprezzato.
- Finlandia: famosa per essere tra i paesi più felici al mondo, offre servizi sanitari eccellenti, una natura incontaminata con paesaggi mozzafiato e una società inclusiva che valorizza il benessere mentale e fisico.
- Austria: tra una cucina tradizionale sana, città pulite e attenzione al benessere sociale, l’Austria offre un ambiente sereno e di crescita culturale, perfetto per chi cerca stabilità e una vita pacata tra bellezze naturali.
- Portogallo: con un costo della vita contenuto, un clima mite tutto l’anno e una comunità accogliente, è una destinazione ideale per chi desidera tranquillità e comodità.
Gli Stati Uniti sono i “grandi assenti”
Nonostante il peso economico degli Stati Uniti, il paese non rientra tra le prime dieci nazioni per qualità della vita, a causa di vari fattori. L’aspettativa di vita è scesa da 79 a 77,5 anni dal 2019, riflettendo problemi strutturali come l’accesso limitato all’assistenza sanitaria e le disuguaglianze economiche. Ciò penalizza gravemente la qualità della vita, rendendo il paese meno attraente per la terza età. Inoltre, la recente deriva populista di destra, incarnata da figure come Donald Trump ed Elon Musk, ha contribuito a un clima politico polarizzato e instabile.
Ciò è stato possibile anche per via della situazione politica di partenza. Durante l’ultimo mandato di Joe Biden, nonostante iniziative come l’American Rescue Plan Act del 2021, che ha fornito significativi stimoli economici, l’inflazione ha raggiunto livelli elevati, con un picco del 9,1% nel 2022, il più alto degli ultimi 40 anni. Questo ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie e aumentato il costo della vita, incidendo sulla qualità della vita quotidiana. In generale, l’interazione tra disuguaglianze economiche, tensioni politiche e sfide economiche ha contribuito a una diminuzione complessiva della qualità della vita negli Stati Uniti negli ultimi anni.
Se invecchiare bene è una questione di scelte, scegliere dove trasferirsi fa la differenza. Il Giappone guida la classifica grazie a una combinazione vincente di longevità e benessere, ma comunque ogni paese presenta pro e contro: è importante valutare tutti gli aspetti prima di prendere una decisione. Con le giuste condizioni, gli anni della pensione potrebbero trasformarsi in un periodo sereno e (magari anche) di realizzazione.
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