Ecobonus 110%, vediamo quali sono gli interventi per i quali è possibile optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. I dettagli si trovano nella guida dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 24 luglio 2020.
Ecobonus 110%, per quali interventi si può scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito?
A rispondere in modo semplice a questa domanda ci pensa la guida dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 24 luglio e che riepiloga le principali caratteristiche e modalità di utilizzo del superbonus 110%.
Sono tre le modalità con cui il beneficiario può usufruire del superbonus:
- con la detrazione in 5 anni (invece dei 10 previsti dagli altri lavori in casa);
- sconto in fattura;
- cessione del credito a terzi, banche comprese.
In attesa del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, che dovrà regolamentare i meccanismi dello sconto in fattura e della cessione del credito, vediamo quali sono gli interventi per i quali si può optare per le suddette opzioni.
Ecobonus 110%, cessione del credito e sconto in fattura: ecco con quali interventi
C’è tanta attesa e fermento per l’ecobonus 110%: teoricamente in vigore dal 1° luglio (e valido per le spese documentate per gli interventi effettuati fino al 31 dicembre 2021) in realtà ancora non è realmente operativo.
Nel frattempo, il 24 luglio l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida riepilogativa del superbonus, con cui vengono fornite ulteriori spiegazioni su beneficiari (inclusi gli inquilini e le partite IVA).
I chiarimenti delle Entrate riguardano anche gli interventi per cui è possibile optare per la cessione o lo sconto.
L’opzione può essere esercitata relativamente alle detrazioni spettanti per le spese per gli interventi di:
- recupero del patrimonio edilizio previsto dal TUIR: si tratta degli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari, nonché dei precedenti interventi e di quelli di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni degli edifici;
- riqualificazione energetica rientranti nell’ecobonus e di riduzione del rischio sismico;
- adozione di misure antisismiche rientranti nel sismabonus. L’opzione è valida anche per la detrazione spettante per l’acquisto delle “case antisismiche”;
- recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, ovvero i lavori che rientrano nel bonus facciate;
- installazione di impianti fotovoltaici, compresi quelli che danno diritto al superbonus;
- installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, compresi quelli che danno diritto al superbonus.
Ecobonus 110%, quali sono gli interventi trainanti?
Le detrazioni spettano per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per i cosiddetti interventi trainanti:
- isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari;
- interventi antisismici, ovvero il sismabonus.
Per quanto riguarda gli adempimenti, ricordiamo che il visto di conformità è necessario anche per la detrazione, e non solo per lo sconto o la cessione del credito.
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