Unrea festeggia: sono stati inclusi tra i beneficiari degli incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni anche società di noleggio e flotte aziendale. Ecco di cosa si tratta.
Un grande passo in avanti per la transizione ecologica nel mercato auto. È stato approvato un Dpcm che vedrebbe un’estensione della platea di chi potrà usufruire dell’ecobonus 2022 per acquistare auto a basse emissioni.
D’ora in poi, come annunciato con grande soddisfazione dell’associazione Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrea) tra i beneficiari degli incentivi rientreranno anche le società di noleggio e le flotte aziendali.
Un traguardo che l’Unrea non ha potuto non accogliere con esultanza, come dimostrato dal comunicato stampa dell’associazione, ma le soddisfazioni non sono terminate. Il governo avrebbe inoltre previsto lo stanziamento di un fondo per punti di ricarica privata, essenziali per far decollare il mercato delle auto elettriche. Non disponendo ancora del testo ufficiale, di cui si riserva una lettura più approfondita non appena sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ecco tutto ciò che si sa sul decreto, e cosa cambia.
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Ecobonus e auto, inclusi tra i beneficiari anche noleggi e flotte
È stata una grande conquista per l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrea) quella che vede l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’ecobonus.
Il Dpcm sembrerebbe infatti accogliere in pieno le richieste dell’associazione più volte reiterate in forma sia pubblica che riservata. Il provvedimento, come sottolineato da Unrea, se confermato nei contenuti già divulgati, allargherebbe il parterre di chi potrà usufruire degli incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni, includendo per la prima volta società di noleggio a lungo termine e alle flotte aziendali (ossia l’insieme di veicoli che l’azienda mette a disposizione dei propri dipendenti), finora escluse per motivi di budget.
Secondo Unrea flotte aziendali e società di noleggio rappresentano “il traino “indiscusso” della transizione ecologica nel mercato auto. Come ricorda l’associazione, verrebbe così sanato anche il “vulnus che discriminava senza motivo i consumatori, in base alla modalità scelta per acquisire una vettura incentivabile”.
Desideriamo ringraziare il Ministro Giorgetti, il MiSE e il Governo tutto, per aver accolto l’appello di Unrae con un intervento – spiega l’Associazione in una nota – che va nella giusta direzione per il buon funzionamento dell’ecobonus.
Infatti questa misura, come si legge nel comunicato dell’associazione, garantirebbe il pieno utilizzo dei fondi a disposizione, “scongiurando un residuo a fine anno di oltre 300 milioni di euro”. Unica nota amara per l’associazione sono le tempistiche: il Governo ha infatti scelto la strada del Dpcm, meno veloce rispetto all’immediata attuazione dei provvedimenti previsti dal Decreto-Legge Aiuti 2: “Ci auguriamo che i tempi tecnici di attuazione del provvedimento siano ridotti al minimo per evitare un rallentamento eccessivo del mercato delle flotte”.
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Ecobonus, stanziato fondo per colonnine di ricarica private
Le conquiste verso la transizione ecologica non sono però terminate, e l’associazione ha accolto con gioia la notizia dello stanziamento di un fondo da 40 milioni di euro per il bonus all’acquisto e alla messa in posa di colonnine di ricarica all’interno di condomini, “nel limite di 1.500 euro per singolo punto di ricarica e 8mila per edificio”.
Lo sviluppo di infrastrutture di ricarica private è, secondo l’associazione, fondamentale per il decollo della mobilità elettrica, ancora molto arretrata in Italia. Ma l’associazione non perde di vista gli altri punti importanti sulla quale il Governo deve assolutamente intervenire. Infatti non resterebbe che sviluppare - finalmente - il cronoprogramma puntuale per le infrastrutture di ricarica pubbliche previste dal Pnrr, altrettanto fondamentali.
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