Nel suo rapporto annuale, Bloomberg ha stilato una classifica delle economie più innovative al mondo
Come si calcola l’innovazione? Nel suo rapporto annuale Bloombergha provato ancora una volta a dare una risposta, stilando la classifica delle economie più innovative al mondo nel 2019. La ricerca ha preso in considerazione parametri come ricerca e sviluppo (R&D), numero di brevetti e produttività, senza dimenticare fattori più particolari come educazione superiore e la densità di compagnie high-tech.
La classifica così delineata vede un ottimo risultato dell’Europa, che si accaparra secondo e terzo posto (Germania e Finlandia). Al primo posto, per un solo decimale rispetto alla Germania, la Corea del Sud. Completamente assente dalle posizioni migliori, anche dai vari podi suddivisi per parametro, l’Italia.
La classifica delle economie più innovative
L’innovazione è diventata il cuore delle politiche economiche del 21esimo secolo. I Paesi sviluppati quanto quelli in via di sviluppo sono impegnati ad abbandonare i vecchi concetti di industrializzazione e produzione, per abbracciare quelli di tecnologia, utenza, società dei servizi.
Ma quali sono i Paesi che stanno investendo maggiormente nella ricerca del nuovo volto dell’economia? Come ogni anno, ormai da sette anni, il Bloomberg Innovation Index dà risalto alle 10 economie più innovative.
I parametri utilizzati sono sette:
- Spesa per R&D, ovvero tutti i fondi investiti in ricerca e sviluppo in un dato Paese ogni anno;
- Attività dei brevetti. Il numero di invenzioni, idee e quant’altro registrate, rapportate alla popolazione, al PIL al totale globale di brevetti;
- Educazione superiore. Iscrizioni, livelli di laurea, numero di laureati in scienze ed ingegneria;
- Valore aggiunto manifatturiero, che contribuisce alle esportazioni e alla crescita economica interna;
- Produttività generale della popolazione attiva;
- Densità delle compagnie high-tech;
- Quantità di ricercatori attualmente impegnata in ruoli di ricerca e sviluppo attivi.
I Paesi europei hanno una forte presenza nella top ten. Oltre Germania e Finlandia, troviamo la Svizzera (4° posto), la Svezia (7°) e a chiudere i migliori dieci la Francia. Israele è riuscita a raggiungere il quinto posto con un avanzamento in un solo anno di cinque posizioni, ma il salto migliore lo ha fatto la Romania, che è riuscita ad entrare per la prima volta in top 30. L’Italia ha perso una posizione rispetto all’anno scorso ed è solo 21esima, a 72.85 punti davanti alla Polonia.
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