Elezioni Liguria 2024, come si vota? Fac-simile scheda e legge elettorale

Alessandro Cipolla

16 Ottobre 2024 - 12:00

Il fac-simile della scheda e la legge elettorale in vigore alle elezioni regionali Liguria 2024 che si terranno domenica 27 e lunedì 28 ottobre.

Elezioni Liguria 2024, come si vota? Fac-simile scheda e legge elettorale

Elezioni Liguria 2024, come si vota? Si avvicina sempre più il momento dell’apertura dei seggi, con i cittadini che saranno chiamati alle urne in data domenica 27 (dalle 7 alle 23) e lunedì 28 ottobre (dalle 7 alle 15).

In totale sono nove i candidati in campo in queste elezioni regionali Liguria 2024: Marco Bucci (centrodestra), Andrea Orlando (centrosinistra), Nicola Morra (Uniti per la Costituzione), Francesco Toscano (Democrazia Sovrana Popolare), Marco Ferrando (Partito Comunista dei Lavoratori), Nicola Rollando (Potere al popolo, Pci e Rifondazione Comunista), Maria Antonietta Cella (Partito Popolare del Nord), Davide Felice (Forza del Popolo) e Alessandro Rosson (Indipendenza).

Come tradizione, prima del voto è stato reso noto il fac-simile della scheda elettorale che sarà consegnata ai cittadini in occasione delle elezioni regionali in Liguria del 27 e 28 ottobre.

Fac-simile scheda elettorale elezioni Liguria 2024 Fac-simile scheda elettorale elezioni Liguria 2024 Fonte prefettura di La Spezia

Vediamo allora nel dettaglio come funziona la legge elettorale per l’elezione del presidente e dei consiglieri alle elezioni regionali Liguria 2024.

La legge elettorale delle elezioni regionali in Liguria

Vista la scheda elettorale, bisogna premettere che alle elezioni regionali Liguria 2024 si voterà con un sistema elettorale del 1995, modificata per volere della maggioranza di centrodestra nel 2020 quando sono state introdotte diverse novità.

Si tratta di una legge elettorale a turno unico: viene eletto governatore il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari.

I 30 seggi (più il presidente eletto) sono ripartiti per l’80% in base a un sistema proporzionale su liste provinciali, dove è possibile esprimere le preferenze in merito ai candidati consiglieri.

Il restante 20% dei seggi non vengono più assegnati tramite il listino regionale bloccato, ma in maniera variabile: come premio di maggioranza se il candidato vincitore ha ottenuto meno di 18 seggi, oppure ripartito tra le liste non collegate al candidato vincitore se ha ottenuto più di 18 seggi.

Per poter accedere alla ripartizione dei seggi, una lista provinciale deve superare la soglia di sbarramento del 3% salvo non siano collegate a una lista regionale che è riuscita a ottenere il 5%.

Infine per un elettore è possibile esprimere un voto disgiunto, ovvero indicare un candidato governatore e poi volendo anche una lista che non lo appoggia.

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