Nonostante un solido andamento negli ultimi mesi, per JPMorgan la corsa delle azioni Enel è destinata a continuare. Secondo la stampa, per la vendita del 50% di Open Fiber sarà necessario il via libera del colosso guidato da Francesco Starace.
Sul Ftse Mib, che in questo momento segna un rialzo dello 0,32% a 20.529,67 punti, una delle performance migliori è registrata dalle azioni Enel. A circa due ore dall’avvio delle contrattazioni, le azioni del colosso guidato da Francesco Starace passano di mano a 5,95 euro, +1,02% rispetto al dato precedente.
Negli ultimi tre mesi le azioni Enel sono salite del 7,36% mentre rispetto a un anno fa valgono il 23,5% in più.
Enel: JPM avvia copertura con “overweight”
Nonostante performance di tutto rispetto, per gli analisti di JPMorgan la corsa del titolo non è finita, anzi.
Oggi il colosso a stelle e strisce ha avviato la copertura con valutazione “overweight”, sovrappesare in portafoglio, con prezzo obiettivo fissato a 6,5 euro. Rispetto ai livelli attuali, il potenziale rialzista delle azioni Enel è visto di poco sotto i 10 punti percentuali.
Enel: analisti ottimisti sul titolo
“La macchina da capitale sottovalutata”. Così JPMorgan definisce il colosso del Belpaese. Per JPM i flussi di cassa saranno destinati alla crescita degli investimenti organici, a piccole acquisizioni e al buy-out delle quote di minoranza.
La view di JPMorgan non è assolutamente isolata: oltre l’80% degli analisti censiti da Bloomberg consiglia di “acquistare” il titolo.
Circa un mese fa, Deutsche Bank ha fissato il prezzo obiettivo a 6,10 euro assegnando valutazione “buy” e Goldman Sachs ha assegnato valutazione “comprare” con tp a 6,35 euro.
Enel: necessario consenso per vendita 50% di OP
Per quanto riguarda l’eventuale cessione del 50% di Open Fiber da parte di Cassa Depositi e Prestiti a Telecom Italia, è necessario il gradimento di Enel. A dirlo è Il Sole 24 Ore citando lo statuto di Open Fiber.
“I patti parasociali di Open Fiber non sono pubblici, lo statuto invece sì, ma tanto basta a evidenziare che in questa fase il coltello dalla parte del manico ce l’ha l’Enel, tanto più che almeno fino a quando resterà al volante Francesco Starace, l’intenzione sembra essere quella di vender cara la pelle”, riporta la testata.
“L’alienazione di azioni della società è condizionata al gradimento del consiglio di amministrazione”, riporta lo statuto. Essendo l’organo paritetico, è necessario il via libera di Enel.
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