Energia, decoupling: cos’è e come funziona

Giorgia Bonamoneta

18/09/2022

L’Europa ha trovato due possibili soluzioni al prezzo dell’energia: price cap temporaneo e decoupling. Cos’è il decoupling e come funziona.

Energia, decoupling: cos’è e come funziona

Sono mesi complessi quelli che sta vivendo l’Europa nel tentativo di intervenire sul mercato dell’energia, non solo per il gas ma anche per il prezzo dell’elettricità domestica e, in particolare, per uso industriale. Nelle ultime settimane, complice anche l’aggravarsi della crisi energetica dei Paesi membri dell’Ue - si guardi al possibile blocco nella vendita dell’elettricità all’Italia -, il lavoro per impedire l’impennata dei prezzi del gas dell’elettricità ha portato a due possibili strategie attuabili. Da una parte, il tanto richiesto price cap, cioè il tetto al prezzo del gas importato. Questo potrebbe essere definito in una versione temporanea, così da mettere d’accordo molti più Paesi; la seconda opzione è quella del decoupling, cioè il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’energia su i mercati all’ingrosso.

La questione del disaccoppiamento (in gergo tecnico “decoupling”) non è nuova e l’Europa ne sta discutendo da circa un anno come soluzione all’impennata delle quotazioni delle materie prime energetiche a causa della ripresa economica post Covid.

Lo strumento però, per quanto abbia funzionato per decenni (circa 20 anni) garantendo energia a prezzi accessibili, come ricorda anche Ansa, è stato un sistema buono per liberalizzare e per decarbonizzare, ma oggi potrebbe essere un ostacolo alle energie rinnovabili.

Sono diversi i Paesi che avevano chiesto una riforma del mercato dei prezzi dell’energia (decoupling), tra cui l’Italia, la Francia, la Spagna, la Romania e la Grecia e diversi altri Paesi avevano acconsentito a delle modifiche. Questi due schieramenti, come quelli esistenti nella diatriba sul price cap, oggi discutono sulla fattibilità di queste due opzioni che vogliono essere una soluzione per spezzare la spirale del caro energia.

Energia e strategia dell’Ue: che cos’è il decoupling?

Con il termine “decoupling” si intende il disaccoppiamento del prezzo dell’elettricità da quello del gas. È una strategia che l’Europa ha adottato negli ultimi vent’anni per decarbonizzare la produzione dell’energia.

Si usa decoupling per intendere anche un’economia capace di crescere senza far aumentare la pressione ambientale, poiché storicamente la crescita economica è collegata direttamente al degrado ambientale e allo sfruttamento eccessivo delle risorse. La transizione energetica è passata quindi per il disaccoppiamento tra le emissioni di CO2 e la crescita del Pil, migliorando l’efficienza energetica e portando il prezzo del carbone a cresce, favorendone la dismissione.

Energia e strategia dell’Ue: come funziona?

In concreto come funziona il decoupling? In Europa il costo dell’elettricità è legato sul mercato a quello del gas, cioè quello che serve per mettere in funzione gli impianti. Il prezzo del gas, al momento, è però decuplicato e così anche i prezzi dell’elettricità salgono di conseguenza.

Il decoupling permetterebbe di sganciare i due valori e di vendere a prezzi più bassi l’elettricità prodotta, anche e soprattutto quella prodotta da altre fonti oltre al gas. Il problema è però ripensare nel breve tempo il sistema dei prezzi. Diversi Paesi che hanno già richiesto una riforma di questo meccanismo si scontrano con la fattibilità della proposta. La Commissione europea ha poco tempo per chiarire la fattibilità di questa riforma, proponendo e mettendo a confronto tutti i Paesi europei sulla questione dell’energia e le possibili soluzioni.

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