Cos’è l’estratto di ruolo, perché è importante per la prescrizione delle cartelle esattoriali e come si richiede? Ecco tutte le informazioni necessarie.
Cos’è l’estratto di ruolo, come si richiede e a cosa serve? Che ruolo assume questo documento per far valere la prescrizione delle cartelle esattoriali? Non sempre per il contribuente è facile comprendere la composizione dei propri debiti, anche se le cartelle esattoriali pretendono un preciso importo di pagamento. Come si fa a contestare una cartella esattoriale per prescrizione se non si sa esattamente quando è stata iscritto a ruolo o quando è stato notificato (e per quante volte).
A volte, inoltre, anche difficile dimostrare di non aver ricevuto una notifica di pagamento per un determinato debito. Proprio quando ci si trova in queste situazioni va richiesto l’estratto di ruolo. In questo articolo vedremo di cosa si tratta, a cosa serve e come si richiede.
Cos’è l’estratto di ruolo?
L’estratto di ruolo non è un atto che contiene una pretesa di pagamento, ma solo un documento che permette al contribuente di conoscere la propria situazione debitoria con l’Agenzia delle Entrate in maniera specifica. Si tratta, infatti, di un documento che riproduce in maniera fedele il ruolo di quanto preteso nella cartella esattoriale.
Con l’estratto di ruolo, quindi, il contribuente avrà modo di consultare quali sono i debiti pendenti che ancora deve saldare, quali sono quelli scaduti, quali e quanti rateizzazione ha in corso, solo per citare alcuni esempi. Per far valere il proprio diritto alla prescrizione delle cartelle esattoriali, quindi, l’estratto di ruolo è determinante visto che ricostruisce tutte le informazioni relative a ogni cartella esattoriali.
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Le informazioni nell’estratto di ruolo
Cosa contiene l’estratto di ruolo? Le informazioni che contiene sono le seguenti:
- iscrizioni a ruolo;
- rateizzazioni in essere;
- pagamenti effettuati;
- pagamenti in scadenza;
- ruoli scaduti.
Altre informazioni che sono presenti nell’estratto di ruolo sono:
- numero del documento;
- data dell’accertamento;
- ente creditore;
- importo debito;
- saldo;
- provvedimento di sospensione;
- atti esecutivi;
- rateizzazioni in corso.
L’estratto di ruolo consente al contribuente di conoscere la sua posizione debitoria e l’eventuale debito residuo. Proprio per questo motivo è consigliato richiedere almeno una volta l’anno un estratto di ruolo per verificare che non siano presenti debiti pendenti e il loro saldo che, è bene ricordarlo, può variare di anno in anno perché se non pagato è maggiorato di interessi di mora e spese di notifica.
Il debito, in ogni caso, potrebbe anche diminuire nel tempo se, ad esempio, il contribuente ha rateizzato i pagamenti e ne ha effettuati alcuni, per effetto di annullamento delle cartelle esattoriali o nel caso di sgravi o stralci del debito.
Estratto di ruolo, come si richiede?
Per richiedere il proprio estratto di ruolo le strade sono essenzialmente due:
- attraverso i servizi online dell’Agenzia delle Entrate Riscossione: in questo caso è necessario accedere tramite Spid, Cie o Cns;
- con la procedura cartacea compilando il modello RD1 da consegnare, debitamente sottoscritto, a uno degli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Se si presenta richiesta all’ufficio dell’Ader, solitamente il documento viene rilasciato immediatamente anche se potrebbero esserci casi in cui la mole di debiti a ruolo è così grande da richiedere un rilascio dopo qualche giorno. In questo caso si potrebbe chiedere l’invio direttamente al proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata.
Estratto di ruolo, riporta la data di notifica delle cartelle?
Nell’estratto di ruolo, pur essendo presente il dato dell’avvenuta notifica, non è presente la data in cui è avvenuta. In occasione del rilascio del documento, però, è possibile visionare la relata di notifica della cartella di pagamento.
Alle volte può capitare che il contribuente venga a conoscenza della presenza di un determinato debito solo al momento in cui visiona l’estratto di ruolo. Se si determina questa situazione, non essendo nello stesso presente la data di notifica, è possibile procedere all’impugnazione del ruolo stesso tramite un legale per fare in modo che sia la stessa Agenzia delle Entrate Riscossione a dover dimostrare di aver notificato la cartella di pagamento al contribuente.
Come capire se una cartella esattoriale è prescritta?
Il termine di prescrizione di una cartella esattoriale inizia dalla data dell’ultima notifica. Il debito cade in prescrizione, quindi, solo se passa un determinato lasso di tempo dall’ultima notifica. Ogni avviso di pagamento che il contribuente riceve, quindi, interrompe la prescrizione per farla, poi, ricominciare da zero. Proprio per questo motivo, solitamente, prima che intervengano i termini di prescrizione vengono inviati nuovi solleciti di pagamento.
La prescrizione, tra l’altro, non ha effetto automatico ma deve essere fatta valere dal contribuente decorso il periodo in questione. Per comprendere se una cartella è caduta in prescrizione è necessario, quindi, risalire alla data dell’ultima notifica. L’ultima notifica, in ogni caso, può essere ricostruita proprio attraverso l’estratto di ruolo.
Una cosa importante da sottolineare è che se il contribuente chiede l’estratto di ruolo non interrompe i termini di prescrizione. L’estratto di ruolo, come abbiamo detto all’inizio, non ha pretesa impositiva e può essere utilizzato dal contribuente per contestare una pretesa di pagamento e le sue eventuali mancate notifiche.
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