Eurozona: PIL -0,6% e occupati a +0,3% nel quarto trimestre. Dati e prospettive

Violetta Silvestri

16/02/2021

Eurozona: il PIL del quarto trimestre 2020 in primo piano con i dati preliminari. Contrazione della produzione e occupazione in lieve aumento nel periodo: i dati.

Eurozona: PIL -0,6% e occupati a +0,3% nel quarto trimestre. Dati e prospettive

Eurozona: PIL quarto trimestre preliminare in evidenza, con i dati pubblicati nel nostro Calendario Economico.

Il Prodotto Interno Lordo annuale ha evidenziato una variazione di -5,0%, rispetto a previsioni e precedente -5,1%.

Il PIL preliminare del quarto trimestre a livello trimestrale ha messo a segno un -0,6%, confrontandosi con precedente e stime di -0,7%.

L’Eurostat ha evidenziato che il PIL destagionalizzato è diminuito dello 0,6% nell’area dell’euro e dello 0,4% nella regione UE, rispetto al trimestre precedente, secondo una stima flash.

La nota ufficiale offre questo quadro:

“i cali seguono un forte rimbalzo nel terzo trimestre del 2020 (+ 12,4% nel area dell’euro e + 11,5% nell’UE) e le diminuzioni più nette dall’inizio delle serie temporali nel 1995 osservate nel secondo trimestre 2020 (-11,7% nell’area dell’euro e -11,4% nell’UE)”

Per quanto riguarda le previsioni di crescita annuale per l’intero anno 2020 (su base trimestrale stagionale e di calendario dati), il PIL dell’Eurozona si è contratto del 6,8% e nell’UE del 6,4%.

Cresce l’occupazione nell’Eurozona

Segnali di timido ottimismo dal fronte lavoro.

L’area dell’euro ha aggiunto occupati alla fine del 2020, suggerendo che le imprese stanno guardando oltre gli ultimi problemi economici causati dai blocchi per il Covid.

L’occupazione nelle 19 nazioni della moneta unica e nell’area UE è aumentata dello 0,3% nel quarto trimestre, con un secondo aumento consecutivo.

Secondo una stima della crescita annuale per il 2020, basata su dati trimestrali, la forza lavoro è diminuita dell’1,8% in nell’area dell’euro e dell’1,6% nell’UE

I segnali sono che, sebbene sia improbabile che l’economia eviti un’altra recessione con l’estensione delle restrizioni sui virus, sta reggendo meglio che durante la prima metà dello scorso anno.

La produzione si sta dimostrando particolarmente resiliente poiché questa volta la domanda globale e le catene di approvvigionamento sono meno danneggiate.

In Francia, la disoccupazione è scesa inaspettatamente all’8% nel quarto trimestre. I Paesi Bassi hanno registrato una contrazione economica dello 0,1%.

Tuttavia, le imprese direttamente interessate nel settore dei viaggi e dell’ospitalità sono ancora in forte difficoltà. Le prospettive a breve termine rimangono impegnative, con mutazioni del virus che creano nuovi rischi e Paesi alle prese con le loro campagne di vaccinazione ancora non efficienti.

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