12 procuratori statunitensi chiedono a Facebook e Twitter di impegnarsi a oscurare gli account che condividono contenuti anti-Vax
È di questa mattina la diffusione della lettera inviata da una coalizione di 12 procuratori generali USA ad indirizzo di Facebook e Twitter, che invitano esplicitamente le piattaforme a “non dare spazio” ai cosiddetti no-Vax.
Il documento sollecita infatti al rispetto delle “linee guida della comunità” e a “liberare i servizi dalla disinformazione diffusa da account che promuovono idee anti-vaccino:”
“La disinformazione diffusa attraverso le vostre piattaforme ha fatto crescere i dubbi e l’esitazione sui vaccini, che rallenterà la ripresa economica e, cosa più importante, finirà per causare ancora più morti”
, si legge nella lettera dei procuratori indirizzata ai CEO di Facebook e Twitter, Mark Zuckerberg e Jack Dorsey.
Facebook, l’appello dei procuratori USA: “Non date spazio ai no-Vax”
Nel documento, la coalizione sottolinea che solo 12 account connessi ad altrettante organizzazioni sono responsabili del 65% dei contenuti anti-Vax pubblicati su Facebook, Instagram e Twitter.
In particolare, i procuratori invitano a porre attenzione su alcuni account specifici che si rivolgono a persone di colore per scoraggiarle dal sottoporsi ai vaccini anti-Covid.
La lettera arriva appena 24 ore prima della testimonianza prevista per Zuckerberg, Dorsey e il CEO di Alphabet Sundar Pichai davanti al Comitato per l’energia e il commercio della Camera, sempre sul tema della disinformazione sui loro servizi.
Molto spesso una buona parte dell’opinione pubblica ha messo in luce come i social network contribuiscano alla diffusione della maggior parte delle teorie cosiddette negazioniste e fortemente ostili al vaccino contro il coronavirus.
Ma anche gran parte della comunità scientifica ha sollevato il problema, a partire da quello da molti considerato il massimo esperto di malattie infettive al mondo, Anthony Fauci:
“Non vaccinarsi vuol dire diventare parte del problema, perché venendo infettati potreste inavvertitamente trasmettere il virus a qualcun altro, anche se non avete sintomi. Quindi, che vi piaccia o no, state propagando questo focolaio.”
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