L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i risultati raggiunti nel 2018. Da evidenziare il successo della e-fattura, che ha già fatto recuperare 688 milioni di euro.
Grazie alla fattura elettronica, l’Agenzia delle Entrate ha recuperato 688 milioni di euro di falsi crediti Iva in poco più di due mesi. Ma i risultati e i servizi offerti nel corso del 2018 sono molteplici.
Questo è quanto emerge dal comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato in data 18 marzo 2019, dove vengono raccolti i risultati raggiunti e i servizi offerti nel corso del 2018.
Solo nello scorso anno, l’Agenzia delle Entrate ha recuperato 16 miliardi di euro grazie alle ordinarie attività di controllo, più del’11% rispetto al 2017. Si tratta di somme incassate tramite versamenti diretti, lettere per la compliance e ruoli. Altri 3 miliardi di euro, invece, derivano dall’attuazione di misure straordinarie come la rottamazione e la voluntary disclosure.
Fattura elettronica, in soli due mesi recuperati 688 milioni di euro
Dal comunicato stampa (in allegato) dell’Agenzia delle Entrate sui risultati e i servizi offerti nel 2018, emerge il grande successo della fattura elettronica, che, in meno di 3 mesi ha già fatto recuperare 688 milioni di euro, grazie allo smascheramento di un complesso sistema di frodi messo in atto mediante fatturazioni menzognere che attestavano falsi crediti Iva.
Infatti, dopo una prima fase di confusione, la fattura elettronica è entrata a pieno nella vita quotidiana di milioni di italiani. Ad oggi, gli operatori che se ne sono avvalsi sono stati 2,7 milioni, con l’invio di circa 350 milioni di e-fatture e una percentuale di scarto del 3,85%.
Controlli fiscali: recuperati più di 16 miliardi
I controlli fiscali effettuati nel 2018 hanno fatto recuperare all’Agenzia delle Entrate più di 16 miliardi di euro, con un incentivo pari all’11% rispetto al 2017, quando il recupero ha riguardato 14,5 miliardi di euro.
Delle somme recuperate, circa 11 miliardi derivano dai versamenti diretti e 1,8 miliardi dall’attività di promozione della compliance, il 38% in più rispetto all’anno precedente e addirittura il 260% in più rispetto al 2016. Il recupero conseguente ai ruoli ordinari ammonta a 3,1 miliardi di euro, invece scende il recupero derivante da misure straordinarie: -87% dalla definizione delle controversie tributarie e -41% dalla rottamazione di cartelle riferite all’Agenzia delle Entrate.
Nel 2018 è cresciuto il gettito spontaneo relativo ai tributi principali, ovvero imposte dirette, indirette, regionali e comunali, che è passato da 414 miliardi del 2017 a quasi 420 miliardi del 2018.
Attrattività, consulenza del Fisco e interpretazione normativa
Tra le misure attuate in tema di attrattività del Paese, l’Agenzia delle Entrate segnala 27 risposte relative all’interpello nuovi investimenti, con la previsione di circa 13 mila nuovi posti di lavoro, su base pluriennale. Inoltre, durante il 2018, sono stati ammessi nove grandi società al regime di adempimento collaborativo e conclusi 618 accordi di Patent box.
Per quanto riguarda l’interpretazione normativa, l’Agenzia delle Entrate nel 2018 ha risposto a tutti gli interpelli in scadenza nell’anno in maniera puntuale. Inoltre sono stati migliorati i tempi di lavorazione : per il 91% degli interpelli ordinari è stata fornita una risposta entro 80 giorni anziché nel termine ordinario di 90; al 96% degli interpelli probatori è stato dato riscontro entro 90 giorni anziché nel termine standard di 120.
Migliorata anche la consulenza giuridica: per l’86% delle richieste, l’Agenzia delle Entrate ha dato risposta entro 90 giorni rispetto ai 120 previsti.
Efficienza dei servizi: migliorano i servizi telematici
Sul versante dei servizi ai cittadini, il 2018 ha visto rimborsi a imprese e famiglie per un ammontare di 17,5 miliardi di euro, ovvero l’8% in più rispetto al precedente anno. L’utilizzo dei servizi online è cresciuto sensibilmente. Se ne sono avvalsi 8,4 milioni di utenti registrati, il 20% in più rispetto al 2017, mentre le visite al cassetto fiscale sono state 30 milioni, il 12% in più dell’anno precedente.
Per quanto riguarda i servizi catastali e ipotecari, nel 2018 sono stati presentati tramite procedura online oltre 1,4 milioni di atti di aggiornamento delle banche dati e 4,3 milioni di atti di aggiornamento delle intestazioni catastali.
Il modello F24 si conferma come mezzo principale per il versamento di imposte e contributi. Nel 2018 i versamenti di imposte e contributi ammontano a 608 miliardi di euro, di questi il 96% sono stati versati tramite i servizi telematici offerti.
Ricorsi in primo grado: diminuiti del 60% grazie alla mediazione
Ottimo risultato anche sul fronte dei ricorsi in primo grado. Nel corso del 2018, i ricorsi sono stati 68 mila, circa il 60% in meno rispetto agli anni precedenti. Nel 2017, invece, i contribuenti che si erano rivolti alla Commissione tributaria provinciale erano stati 70 mila.
Il merito di questo risultato è dovuto all’istituto del reclamo/mediazione, introdotto lo scorso anno.
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