Questa mossa consente alla Fed di allontanarsi da altri modelli di condizioni finanziarie, come quelli formulati da Goldman Sachs.
La Federal Reserve sta cambiando il modo in cui valuta le condizioni finanziarie, una mossa che potrebbe avere importanti ripercussioni sulla politica futura. Secondo il nuovo modello, presentato in un documento pubblicato il 30 giugno, le condizioni attuali sono tra le più restrittive dal periodo della crisi finanziaria del 2008. Ciò potrebbe significare che la Fed ha meno lavoro da fare nel controllo dell’inflazione rispetto a quanto si evince dalle dichiarazioni pubbliche dei decisori politici.
In termini di investimento, ci sono anche implicazioni potenzialmente rivoluzionarie nel fatto che la Fed si affidi meno ai segnali del mercato azionario e più a una serie di altri indicatori, il che significa che i rialzi di Wall Street non vanno contro la politica della banca centrale in tempi come questi. La Fed ha utilizzato una serie di aumenti dei tassi di interesse per restrizioni delle condizioni finanziarie e, in ultima analisi, per ridurre l’inflazione.
Fondamentalmente, questa mossa consente alla Fed di allontanarsi da altri modelli di condizioni finanziarie, come quelli formulati da Goldman Sachs e dalla Federal Reserve di Chicago. Sarà chiamato Financial Conditions Impulse on Growth (FCI-G) e verrà utilizzato per approssimare l’impatto che le variazioni di vari fattori hanno non solo sulle condizioni attuali, ma anche a un anno. Queste metriche includono il tasso dei fondi federali, il rendimento del Tesoro decennale, il tasso di interesse del mutuo trentennale, il rendimento dei titoli corporate BBB, il Dow Jones Industrial Average, i prezzi delle case di Zillow e l’indice del dollaro americano. Saranno pesate in base ai vari modelli utilizzati dalla Fed per valutare le condizioni. [...]
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