Chi era Federico Tedeschi e cosa sappiamo sulla sua morte, avvenuta quasi 6 anni fa e ancora non chiarita? Ecco qual è la posizione della famiglia e i particolari poco chiari in questa vicenda.
Dopo quasi sei anni, forse sarà possibile fare chiarezza sulla morte di Federico Tedeschi e in particolare sulle cause che l’hanno provocata. Le indagini, dopo una prima archiviazione per morte naturale, sono state riaperte grazie all’insistenza della famiglia e alle novità emerse dalle inchieste giornalistiche. Questa sera la puntata di Le Iene presentano: Inside, condotta da Antonino Monteleone e diretta da Nicola Remisceg, sarà dedicata proprio alla morte misteriosa di Federico; perciò, si spera che questo approfondimento possa aiutare a far chiarezza su una vicenda a dir poco nebulosa.
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Chi era Federico Tedeschi
Federico Tedeschi era un giovane universitario, trovato morto nella sua abitazione a Roma ad appena 19 anni. Nella sua vita, nulla che salti particolarmente all’occhio. La passione per lo sport, l’impegno nello studio e la vita nella casa condivisa con i genitori e la sorella Ludovica.
Pare, però, che Federico conducesse una vita parallela o perlomeno che il giovane ha preferito celare e tenere privata. In particolare, secondo quanto riportato da Il Tempo, le perizie informatiche avrebbero individuato un account social segreto, in cui Federico – con lo pseudonimo Valerio Nettiate – avrebbe intrattenuto conversazioni sadomaso e omosessuali. Questo particolare sarebbe irrilevante per le indagini, se non fosse che le conoscenze di Federico e i suoi rapporti con le altre persone possono rappresentare una nuova pista.
Per il momento, non sono stati resi noti dettagli più precisi. Non si conosce l’identità né il numero di persone che partecipavano alle chat di Federico, e non si sa se all’interno di quelle conversazioni potrebbe emergere un movente. La questione merita di essere indagata, anche perché le prime indagini si sono concluse senza eccessivi approfondimenti, visto che il referto dell’autopsia dichiarava il decesso per morte naturali. Con la riapertura delle indagini, però, nessuna strada può essere esclusa.
Cosa sappiamo sulla morte di Federico Tedeschi
La morte di Federico Tedeschi è ancora sotto l’esame della procura di Roma; pertanto, di certezze a riguardo ce ne sono davvero poche. Si conoscono, però, i dettagli riportati dalla famiglia della vittima e l’esito delle prime indagini. Pochi dati oggettivi, che soltanto l’attento lavoro degli inquirenti potrà riordinare in modo efficace. Nel frattempo, la famiglia di Federico ha scelto di farsi affiancare dall’ex comandante dei Ris Luciano Garofalo, che in qualità di consulente fornirà la propria ricostruzione nei fatti nell’approfondimento de Le Iene. Si sa anche che dovrebbero essere emersi nuovi documenti e testimonianze, ma si attende comunque il responso dei medici che stanno (ri)analizzando il luogo del presunto crimine.
Cosa sappiamo quindi? Federico è morto il 26 novembre 2017 e il suo corpo è stato rinvenuto dalla sorella Ludovica, la quale ha allertato immediatamente il 118, anche se i soccorsi non hanno potuto far altro che dichiarare il decesso. Fin da subito, si parla di morte per cause naturali, in particolare di un infarto. Ipotesi confermata anche dal medico legale che effettua la prima autopsia. Il caso viene così archiviato ma la famiglia, come riportato da Il Messaggero, teme che le indagini siano state poco accurate.
L’ipotesi di omicidio e i sospetti della famiglia
Nella mattina del 26 novembre 2017 il padre di Federico si trovava a lavoro mentre la madre e la sorella sono andate a far la spesa lasciando il giovane, che stava dormendo, a casa. Al ritorno della sorella, la scoperta di Federico privo di sensi (in realtà già deceduto), l’arrivo dei soccorsi e l’apertura delle indagini. Comprensibilmente in questo primo momento la famiglia, confusa e addolorata, non ha potuto far emergere chiaramente i propri dubbi.
Poco dopo però, sono tornati loro alla memoria dei particolari quantomeno sospetti:
- Il cancelletto socchiuso, che la famiglia avrebbe trovato al ritorno in casa, senza darvi troppo peso in un primo momento.
- Il volto tumefatto di Federico, secondo la prima autopsia riconducibile a una necrosi cardiaca ma più simile ai segni di qualcuno che è stato picchiato, secondo la mamma.
- La caduta del dente di Federico, inizialmente ritenuta compatibile con una scheggiatura su un mobile vicino. Ipotesi inconcludente per Luciano Garofalo, dato che la scheggiatura si trova nella parte interna del comodino.
- I segni sulla porta, la maglietta al contrario e le ciabatte mancanti.
Così, la mamma di Federico Tedeschi, si è immediatamente opposta all’archiviazione del caso. L’anno scorso, poi, la procura di Roma ha riaperto le indagini con l’ipotesi di omicidio e si spera che si tratti finalmente di una chiusura definitiva per questa vicenda.
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