Quanti giorni di ferie spettano in estate? Facciamo chiarezza a riguardo, spiegando le ragioni per cui non è corretto parlare di ferie “estive”.
È tempo di vacanze e i lavoratori che non hanno ancora programmato le ferie, né tantomeno le hanno richieste al datore di lavoro, iniziano a interrogarsi rispetto a quanti giorni avranno a disposizione per un po’ di meritato riposo.
In realtà parlare di ferie “estive” non è propriamente corretto: non ci sono norme, infatti, che obbligano il datore di lavoro a concedere le ferie nel pieno dell’estate, semmai si tratta perlopiù di una consuetudine consolidata nella maggior parte dei settori (nonché di una tradizione tipica italiana).
Potrebbero esserci però delle esigenze produttive che impediscono al datore di lavoro di concedere le ferie nel periodo estivo, e per questo motivo il lavoratore dovrà rimandare le proprie vacanze in un momento più consono per l’azienda. L’importante è che ogni anno questo fruisca di un minimo di giorni di ferie, se non tutte almeno di una parte di quelle maturate.
Visto il periodo, con il troppo caldo che in alcuni casi impedisce di lavorare, è lecito quindi chiedersi quanti giorni di ferie spettano ogni estate; per rispondere, però, bisogna approfondire diversi aspetti della normativa che regola la concessione e la fruizione delle ferie aziendali.
Quante ferie spettano ogni anno
Prima di tutto bisogna fare chiarezza su quante ferie vengono maturate ogni anno. Per avere questa informazione bisogna guardare a quanto stabilito dall’articolo 10 del D.lgs n. 66 del 2003 che fissa la soglia minima entro cui nessun contratto collettivo può andare.
Nel dettaglio, qui viene stabilito che ogni dipendente ha diritto ad almeno:
- 4 settimane di ferie l’anno, quindi circa 28 giorni spalmati nei 12 mesi;
- di queste 4, almeno 2 settimane devono essere godute consecutivamente entro l’anno in cui sono state maturate;
- le restanti 2 settimane possono essere godute entro i 18 mesi successivi all’anno in cui sono state maturate.
Ovviamente, per chi lavora da meno di un anno le ferie a disposizione saranno inferiori rispetto a quelle indicate, in quanto andranno rapportate al periodo lavorato considerando che si maturano circa 2,33 giorni di ferie ogni mese.
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Senza dimenticare poi che vanno sottratte le ferie già godute. A tal proposito, prima di prendere ferie, è opportuno consultare l’ultima busta paga dove nell’ultima parte sono indicati i giorni ancora residui.
Resta facoltà dei contratti collettivi prevedere un trattamento di maggior favore per il dipendente, ma mai di maggior sfavore. Per questo motivo per avere l’informazione certa rispetto a quante ferie maturate ogni anno, nonché in che modalità vanno fruite, consigliamo di consultare sempre il Ccnl applicato dalla vostra azienda.
Le ferie maturate vanno per forza godute in estate?
Il periodo in cui godere le ferie è spesso oggetto di contestazione in azienda. Tuttavia, è ormai un principio affermato che l’ultima parola in merito al godimento delle ferie spetta al datore di lavoro, come tra l’altro specificato nell’articolo 2109 del Codice Civile:
Ha anche diritto (il lavoratore, ndr.) a un periodo annuale di ferie retribuito, possibilmente continuativo, nel tempo che l’imprenditore stabilisce, tenuto conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del prestatore di lavoro. [...]. L’imprenditore deve preventivamente comunicare al prestatore di lavoro il periodo stabilito per il godimento delle ferie.
Quindi, seppur con alcuni obblighi - ad esempio la comunicazione preventiva del periodo stabilito - il datore di lavoro può liberamente organizzare le ferie dei propri dipendenti indicando un periodo più consono per le esigenze aziendali.
Il che potrebbe essere in estate, laddove coincida con un periodo di minore produzione, ma anche in altre stagioni qualora l’azienda abbia un picco di lavoro nei mesi estivi e quindi non può concedere le ferie senza mettere a rischio la propria produzione.
Per lo stesso motivo è assolutamente facoltà del datore di lavoro predisporre dei periodi di chiusura aziendale, obbligando i dipendenti a smaltire le ferie in maniera collettiva. E poco importa se si tratta di periodi di alta stagione, come ad esempio potrebbe essere la settimana di Ferragosto: il dipendente non potrà in ogni caso opporsi a tale decisione, fermo restando che ci sono dei contratti collettivi che prevedono un limite massimo. Ad esempio, l’articolo 10 del Ccnl metalmeccanici stabilisce che la chiusura aziendale per ferie estive non può essere superiore alle 3 settimane.
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