Ferrari batte tutte le attese nel terzo trimestre e aumenta la guidance per l’intero anno. Ecco i dati finanziari e i livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.
Ferrari ha annunciato risultati trimestrali eccezionali, evidenziando una forte crescita e superando le aspettative. Con un aumento del 23,5% nei ricavi netti e un incremento dell’8,5% nelle consegne, l’azienda sta dimostrando un notevole slancio. Ma, considerando questa performance, è ora il momento giusto per investire in Ferrari?
Nel terzo trimestre del 2023, Ferrari ha registrato ricavi netti pari a 1.544 milioni di euro e consegne totali di 3.459 unità. L’Adjusted EBIT è stato di 423 milioni di euro, con un aumento del 41,6% e un margine del 27,4%. L’utile netto adjusted è stato di 332 milioni di euro, con un utile diluito per azione adjusted di 1,82 euro.
L’Adjusted EBITDA è stato di 595 milioni di euro, in crescita del 37%, con un margine del 38,6%. La generazione di free cash flow industriale è stata di 301 milioni di euro. La società ha anche ridotto il suo debito industriale netto a 233 milioni di euro, rispetto a 331 milioni di euro a giugno 2023.
Il CEO Benedetto Vigna ha attribuito questo successo all’appeal delle personalizzazioni e al portafoglio ordini robusto che si estende fino al 2025. Le consegne sono state trainate dalle famiglie 296 e SF90, mentre la F8 Spider sta per concludere il suo ciclo di vita. Ferrari ha anche annunciato una revisione al rialzo delle previsioni per l’intero anno, basata su un mix prodotto positivo, un miglioramento dei ricavi da attività racing e una persistente inflazione dei costi. La società ha rinnovato la sua partnership con PUMA e ha organizzato eventi di successo come il Ferrari Gala a New York e le Finali Mondiali al Mugello, presentando nuovi modelli come la 296 Challenge e la 499P Modificata.
Ferrari (RACE): strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Ferrari ha reagito con veemenza al test in area 280 della trend line che sale dai bottom di fine 2022, raggiungendo con un balzo i record di luglio e ottobre a 300 euro. Oltre questi livelli il titolo potrebbe spingersi verso target a 330 euro. Se invece area 300 dovesse frenare nuovamente le aspettative di crescita, aumenterebbe il rischio di assistere a correzioni estese anche al di sotto di area 280, verso almeno area 270.
Per operare long sulle azioni Ferrari potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HC3X8T8. Il certificato ha come sottostante Ferrari e presenta una barriera distante attualmente il 17,6%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HC92SW9, avente una barriera distante il 17,13% e come sottostante Ferrari.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti