Festival del Lavoro 2019: M5S assente, bagno di folla per Salvini. Il bilancio della tre giorni

Anna Maria D’Andrea

22/06/2019

Si chiude oggi 22 giugno 2019 il Festival del Lavoro 2019. Vero e proprio bagno di folla per l’intervento di Matteo Salvini mentre dal M5S l’unico a prendere parola è stato il Senatore Gianluigi Paragone.

Arriva a conclusione la decima edizione del Festival del Lavoro 2019, la tre giorni organizzata dal Consiglio Nazionale e dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro.

Tre giorni di approfondimento e confronto sul mondo del lavoro che Money.it ha avuto il piacere di seguire in diretta dal MiCo di Milano, con un programma ricco ed articolato che ha avuto il suo exploit con la partecipazione del Vice Premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Discutibile è stata invece l’assenza dell’altra ala del Governo, il Movimento 5 Stelle. Doveva essere il Ministro e Vice Premier Luigi Di Maio ad aprire il Festival del Lavoro il 20 giugno 2019, partecipazione che tuttavia non vi è stata.

In un periodo in cui il futuro del Governo si presenta particolarmente critico e in cui pesa sull’Italia il vero e proprio braccio di ferro con l’Europa, il Festival del Lavoro 2019 ha avuto tra i temi centrali non solo quello dell’occupazione e della disoccupazione, ma anche la necessità di ridurre le tasse ed il cuneo fiscale.

Festival del Lavoro 2019, M5S assente lascia tutto lo spazio a Matteo Salvini

Una scelta discutibile sul piano comunicativo quella di lasciare tutto lo spazio del Festival del Lavoro 2019 al Vice Premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Si è fatta sentire e non poco la mancanza di una voce forte da parte del Movimento 5 Stelle, proprio in questo periodo in cui tra le due forze di maggioranza del Governo scorre tutt’altro che buon sangue.

Luigi Di Maio, che doveva aprire il Festival del Lavoro 2019, ha mancato l’appuntamento non solo con i professionisti, ma anche con i tanti giovani e non che hanno riempito le aule e l’auditorium del Mi.Co di Milano in occasione della tre giorni organizzata dai Consulenti del Lavoro.

Il tema delle due misure cardine del M5S, reddito di cittadinanza e salario minimo, ha animato la prima giornata del Festival del Lavoro 2019. Sulla misura introdotta per contrastare la disoccupazione ha dichiarato la propria posizione chiaramente il Leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Abolire il reddito di cittadinanza per reperire parte delle risorse necessarie per disinnescare le clausole di salvaguardia IVA. Il reddito di cittadinanza secondo l’On. Meloni è tutt’altro che una misura idonea per contrastare la disoccupazione.

Il salario minimo orario invece lascia perplessi i consulenti del lavoro e le imprese: l’effetto sarebbe quello di un incremento del costo del lavoro che avrebbe come effetto collaterale quello di inibire nuove assunzioni.

Unisce la platea invece la necessità di ridurre le tasse ed il cuneo fiscale.

Matteo Salvini protagonista indiscusso del Festival del Lavoro 2019

La partecipazione di Matteo Salvini al Festival del Lavoro 2019 è stata animata dall’ennesimo scontro di Governo sulle misure prioritarie da avviare nel 2020.

Il Ministro e Vice Premier della Lega ha tuttavia smentito se stesso dichiarando che il Governo durerà, a patto che si sia in condizione di lavorare. Per Salvini bisogna tuttavia partire da una riduzione delle tasse o dal taglio del nucleo fiscale prima di parlare di un salario minimo.

Saluta la platea complimentandosi con i Consulenti del Lavoro dichiarando che “chi non c’è non sa cosa si perde”. Il riferimento neppure troppo velato è alla mancata partecipazione di Luigi Di Maio al Festival del Lavoro 2019.

Si presenta come uomo del fare Salvini, il quale dichiara che fosse per lui la Legge di Bilancio 2020 si farebbe entro il mese di luglio, nonostante resti ancora l’incognita su cosa conterrà in realtà la Manovra. Si sta valutando se intervenire in via prioritaria per la riduzione del cuneo fiscale, cioè le tasse in busta paga, oppure se avviare la seconda fase della flat tax, la riforma fiscale che dovrebbe interessare ora i lavoratori dipendenti.

Desta qualche perplessità tuttavia l’affermazione di Salvini sull’anticipo della fase di discussione della Legge di Bilancio 2020 se si considera quanto dichiarato dall’On. Paragone del M5S: sia in tema di flat tax che di salario minimo non ci sono i testi definitivi.

Non si è espresso oltre il Senatore del M5S che è intervenuto durante la giornata di chiusura del Festival del Lavoro 2019.

Iscriviti a Money.it