Lo studio che stima quando finiranno i contagi in Italia, con la tabella e le date possibili nelle singole regioni.
Quando finiranno i nuovi contagi di coronavirus in Italia? Una proiezione arriva dall’Einaudi Institute of Economics and Finance (EIEF), centro di ricerca universitario indipendente sostenuto dalla Banca d’Italia, che ha stilato una tabella con le date della fine dei contagi nelle varie regioni.
Secondo lo studio, già nelle prime settimane di aprile alcune regioni dovrebbero assistere a uno stop dei casi, mentre per la fine di nuovi contagi in tutto il paese si dovrà attendere la metà di maggio.
Ecco quali sono le regioni italiane in cui l’epidemia finirà prima e quelle in cui i tempi saranno più lunghi.
Fine dei contagi in Italia: la tabella regione per regione
Secondo i dati EIEF in Italia non si avranno più contagi a partire dalla prima metà del prossimo maggio. Di seguito viene riportata la tabella che illustra la fine dell’epidemia regione per regione.
Regione | Data prevista |
---|---|
Abruzzo | 11 aprile 2020 |
Basilicata | 7 aprile 2020 |
Calabria | 17 aprile 2020 |
Campania | 20 aprile 2020 |
Emilia Romagna | 28 aprile 2020 |
Friuli Venezia Giulia | 10 aprile 2020 |
Lazio | 16 aprile 2020 |
Liguria | 7 aprile 2020 |
Lombardia | 22 aprile 2020 |
Marche | N/D |
Molise | N/D |
Piemonte | 15 aprile 2020 |
Puglia | 9 aprile 2020 |
Sardegna | N/D |
Sicilia | 14 aprile 2020 |
Toscana | 15 maggio 2020 |
Trentino Alto Adige | 6 aprile 2020 |
Umbria | 7 aprile 2020 |
Valle D’Aosta | 8 aprile 2020 |
Veneto | 14 aprile 2020 |
Le prime regioni che riusciranno a bloccare i contagi sono il Trentino Alto Adige, la Basilicata e la Valle d’Aosta, seguite dalla Puglia, che già nei prossimi 10 giorni potrebbero veder scomparire il virus dal loro territorio. L’ultima posizione della graduatoria è occupata dalla Toscana, che sembra essere la regione più indietro nel piegare la curva dei nuovi contagi e dove si dovrà aspettare la prima metà di maggio per non vedere più nuovi contagi.
Non è stato possibile fare delle stime per tre regioni (Marche, Molise, Sardegna) perché i dati attualmente a disposizione non sono sufficientemente ampi.
Come è stata calcolata la possibile fine dei contagi?
Le stime sulla possibile fine dell’epidemia in Italia è stata elaborata utilizzando i dati forniti quotidianamente dalla Protezione Civile con il bollettino delle 18:00. Utilizzando le variazioni quotidiane e la loro evoluzione nel tempo è stato possibile prevedere quando si raggiungerà la quota 0.
Le stime della fine dei nuovi contagi sono soggette a importanti revisioni di giorno in giorno, perché anche un piccolo aumento nuovi casi potrebbe far allungare in modo esponenziale l’avvento del giorno-zero.
Lo stesso autore dello studio, Franco Peracchi, evidenzia alcune avvertenze sulla qualità dei dati:
"Va notato che il numero dei casi in questo momento non è pari al numero degli abitanti del Paese attualmente infettati, ma solo a quello di coloro che sono risultati positivi al test. La quantità di persone attualmente infettate è probabilmente maggiore di un intero ordine di grandezza. Inoltre, la proporzione fra i casi positivi e il numero di persone infettate in ogni momento dato non va considerata costante, perché i criteri e l’intensità dei test variano nel tempo e fra regioni.”
Per questo motivo lo studio vieni rivisto e aggiornato ogni giorno dopo il bollettino della Protezione Civile e pubblicato sul sito dell’EIEF.
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