Fisco, per sapere come cambieranno le tasse bisogna attendere il discorso alle Camere, ma la riforma Irpef è tra le priorità dell’agenda del nuovo Esecutivo. Si potrebbe puntare al taglio delle tasse sul lavoro e a una semplificazione di bonus e detrazioni: vediamo le possibili novità.
Fisco, come cambieranno le tasse col Governo Draghi? La squadra del nuovo Esecutivo è pronta per la fiducia, e c’è grande attesa per il discorso del Presidente incaricato al Senato mercoledì 17 e in Parlamento il giorno successivo.
Il discorso toccherà i vari punti dell’agenda di Draghi, e trai principali c’è la riforma fiscale. Fino ad allora non possiamo sapere con certezza come l’ex presidente della BCE ha intenzione di (ri)strutturare il Fisco, ma dalle dichiarazioni finora rilasciate sappiamo che i punti salienti sono:
- rendere l’Irpef più progressiva;
- il taglio al cuneo fiscale, riducendo le tasse sul lavoro;
- il sempre più probabile addio alla flat tax;
- la questione delle cartelle esattoriali, per ora bloccate fino al 28 febbraio.
Vediamo come potrebbero cambiare le tasse e di conseguenza i bonus e le detrazioni.
Fisco, come cambieranno le tasse con la riforma Draghi?
Manca poco alla fiducia al Governo Draghi, ora che la squadra dei ministri è pronta.
Tra le priorità nell’agenda di Governo c’è la riforma fiscale, d’altronde era tra le necessità evidenziate anche dal secondo Esecutivo Conte.
Secondo le ultime analisi presentate alle commissioni Finanze di Camera e Senato, l’Italia è il terzo Paese su 30 in Europa per tassazione sul lavoro e 25° per imposte sui consumi: la necessità di alleviare la pressione fiscale si fa sempre più urgente, soprattutto sui redditi medio bassi e dopo un anno di crisi economica come quello passato.
Se da un lato bisogna mettere mano sull’Irpef per renderla più equa e progressiva, dall’altro è fondamentale agire sul cuneo fiscale, cioè il rapporto tra le tasse pagate da un lavoratore medio e il costo totale del lavoro per il datore di lavoro.
In Legge di Bilancio 2021 è stato confermato il bonus 80/100 euro, l’ex bonus Renzi rimodulato come integrazione Irpef o ulteriore detrazione, ma gli esperti continuano a indicare il taglio del cuneo fiscale come una priorità.
Tra le proposte avanzate c’è quella di Carlo Cottarelli, che ha suggerito una tassazione di favore temporanea nei confronti nel “secondo percettore di reddito” del nucleo familiare: un modo per incoraggiare -almeno dal punto di vista fiscale- l’occupazione femminile e giovanile.
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Fisco, come cambieranno le tasse? La riforma di bonus e detrazioni
Mentre si cerca di rendere gli scaglioni Irpef più progressivi, dall’altro lato la parola chiave pare essere semplificazione.
Considerando i vari bonus -anche Covid-, oggi il cittadino si deve destreggiare tra circa 600 agevolazioni. Una spinta alla semplificazione verrà data con l’assegno unico per i figli a carico, che sostituirà una parte delle agevolazioni e detrazioni attualmente in vigore per la famiglia.
Secondo Repubblica del 15 febbraio, la riforma degli ammortizzatori sociali con una assegno-paracadute per chi non percepisce più la disoccupazione o la cassa integrazione potrebbe consentire una uscita morbida a scaglioni,
“salvaguardando il settore più scoperto dei servizi e pilotando un ammorbidimento del catenaccio per l’industria, settore dotato di una struttura più forte di ammortizzatori sociali”.
Rimane infine da affrontare la questione della sospensione delle cartelle esattoriali, valida fino al 28 febbraio 2021.
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