Il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, spiega che con la legge di Bilancio verrà introdotta una nuova soglia di reddito per accedere alla flat tax per le partite Iva: ecco quale sarà.
L’estensione della flat tax ci sarà già nella legge di Bilancio. L’aliquota unica al 15% per le partite Iva verrà applicata a partire dal 2023 per i redditi inferiori a 85 o 90mila euro. Il governo sta definendo l’intervento da mettere in campo con la manovra e se ancora non è stata decisa la soglia precisa, sembra invece sicuro che questo limite verrà innalzato rispetto a quello attuale dei 65mila euro.
Il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, assicura che entro 10 giorni il governo varerà la legge di Bilancio, che approderà così in Parlamento in pochi giorni. La manovra, spiega ancora il ministro delle Infrastrutture, conterrà un intervento in tema di pensioni, ma anche l’innalzamento del tetto alla flat tax.
Al momento le opzioni allo studio sembrano essere due: soglia a 85mila o 100mila euro. A fornire qualche informazione in più sul tema è Federico Freni, sottosegretario all’Economia, secondo il quale in realtà si tratta di più di due ipotesi, ma di una misura che è sempre più vicina e probabile. Vediamo, quindi, come cambierà la flat tax con il governo Meloni.
Flat tax, la nuova soglia a 85-90mila euro
Freni, parlando a 24 Mattino su Radio 24, sottolinea che un primo intervento sulla flat tax verrà contenuto già nella legge di Bilancio. “Non era uno slogan, ma un programma strutturato che si fa in 5 anni”, assicura il sottosegretario all’Economia. Spiegando che si inizierà con gli autonomi e le partite Iva, innalzando la soglia.
L’attuale soglia, fissata a 65mila euro, verrà alzata: la speranza della Lega è di arrivare a 100mila euro, ma al momento sembra più realistico un tetto leggermente più basso: “Potremmo fare 85-90mila” euro, precisa Freni ricordando che dipenderà anche da alcune variabili macroeconomiche ancora non stimate. L’unica certezza, comunque, è che la tassa piatta al 15% verrà applicata almeno fino a 85mila euro per le partite Iva.
Detrazioni e non solo: le altre misure in manovra
Altra ipotesi “allo studio”, come spiega Freni, è quella della riduzione delle detrazioni. Non c’è nulla di certo e andrà valutata l’opzione sulla soglia: “Sappiamo che da 120mila euro le detrazioni oggi vengono sostanzialmente azzerate, ho qualche perplessità personale che sia corretta la soglia di 60mila euro”. Anche sul Superbonus sono in arrivo modifiche, con un’alta probabilità che venga ridotto al 90%, secondo il sottosegretario all’Economia.
Salvini punta a flat tax a 100mila euro
Per quanto riguarda la flat tax, invece, l’obiettivo di Matteo Salvini è più ambizioso di quello di Freni. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva parlato in Parlamento dell’ipotesi di portare l’aliquota al 15% per i redditi fino a 100mila euro, ricorda il vicepresidente del Consiglio. E proprio su questa ipotesi sta lavorando ora il governo, anche se le parole di Freni sembrano far pensare a un tetto leggermente più basso. A Rtl 102.5 il ministro delle Infrastrutture spiega comunque che si sta provando a portare la soglia a 100mila euro, pur non nascondendo che non sarà semplice considerando la necessità di utilizzare gran parte delle risorse della manovra contro il caro energia.
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