Flat tax: in attesa del testo definitivo del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019 e previsto entro lunedì 15 ottobre, il Ministro dell’Economia Tria ha annunciato i dati sulla copertura finanziaria.
Secondo le ultime novità in tema di flat tax, il Ministro dell’Economia Tria oggi 10 ottobre 2018 ha dichiarato che la copertura prevista per l’avvio di tale misura a partire dal 2019 è di 600 milioni di euro che andranno ad aumentare nei due anni successivi.
Tenendo conto dei calcoli effettuati dai tecnici del MEF, Tria ha annunciato che la flat tax costerà 1,8 miliardi nel 2020 e 2,3 nel 2021, per un costo complessivo di circa 4,7 miliardi di euro nel triennio.
Non è d’accordo il vicepremier della Lega Salvini il quale in risposta all’annuncio del Ministro del Tesoro replica che l’avvio a regime della flat tax costerà allo Stato 1,7 miliardi di euro.
Nella bozza del testo del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019 la voce della flat tax appare ancora vuota, quindi per avere un’idea rispetto a misure e dati più concreti bisognerà attendere la pubblicazione del documento definitivo prevista entro il prossimo lunedì 15 ottobre.
Flat tax: le ipotesi in attesa delle novità ufficiali
Non c’è ancora nulla di ufficiale sulla copertura finanziaria prevista per l’avvio della flat tax a partire dal 2019.
Il Ministro dell’Economia Tria annuncia una copertura pari a 600 milioni di euro, mentre il leader della Lega Salvini difende la riforma fiscale avanzata dai partiti del centro-destra della Maggioranza replicando che serviranno 1,7 miliardi di euro per l’avvio della flat tax.
Tali risorse finanziarie arriveranno, secondo il vicepremier Salvini, dalla pace fiscale, anche se proprio in questi giorni si assiste al dibattito tra Lega e M5S che non riescono a trovare un accordo sui criteri per l’accesso a tale misura.
Quanto alla flat tax, le ultime novità emerse dalla nota di aggiornamento al DEF 2019 parlano dell’ipotesi di estensione dell’attuale regime forfettario per i titolari di Partita IVA.
È prevista quindi una “mini” flat tax, con aliquota pari al 15%, circoscritta alle piccole imprese, i professionisti e gli artigiani con reddito massimo e non superiore a 65.000 euro.
È svanita invece l’ipotesi che vedeva l’avvio della riforma Irpef già dal prossimo anno, si parla infatti di rimandare l’introduzione di tale misura al 2020 quando le risorse per la flat tax, secondo le ultimissime stime del MEF annunciate da Tria saranno 1,8 miliardi di euro.
Novità nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019
Per le misure ufficiali relative alla flat tax bisogna attendere dunque la pubblicazione del testo definitivo del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019 entro lunedì prossimo.
Potrebbero presentarsi dei colpi di scena dato che la flat tax è l’unica tra le principali novità fiscali proposte dal Governo del Cambiamento a non presentare le relative disposizioni nella bozza del documento citato.
Nessun accenno alla tassa piatta mentre è possibile leggere, tra le altre cose nel testo provvisorio del DL fiscale, le disposizioni relative alla pace fiscale e le due biforcazioni che tale misura presenta.
La pace fiscale risulta infatti articolata nelle procedure seguenti:
Tra i temi caldi di questi giorni rientra sicuramente l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi per gli operatori IVA che dal 1° luglio 2019 sarà applicato ai contribuenti con con volume d’affari superiore a 400.000 euro, mentre dal 1° gennaio 2020 sarà esteso a tutti i titolari di Partita IVA.
Lo scontrino elettronico fa parte di un programma più ampio di digitalizzazione dei servizi ed è difatti collegato all’introduzione dell’obbligo di fattura elettronica previsto dal 1° gennaio 2019.
In conclusione al quadro generale stabilito dal Governo per le varie disposizioni fiscali che si intende attuare a partire dal prossimo anno, secondo i dati annunciati oggi 10 ottobre 2018 dal Ministro dell’Economia Tria la Legge di Bilancio 2019 costerà circa 37 miliardi di euro e conterrà anche misure espansive nonché interventi di copertura finanziaria e politiche di riduzione delle imposte.
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