Erano oltre 20 anni che la liquidità dei fondi di investimento non raggiungeva i livelli attuali. Se fino ad un mese fa il primo elemento che favoriva la prudenza era rappresentato da banche centrali troppo aggressive, ora le cose sono cambiate.
Il rallentamento dell’economia (l’ultimo aggiornamento sul Pil Usa ha certificato l’inizio della recessione tecnica), un tasso di inflazione ai massimi dai primi anni ’80, banche centrali che poche volte abbiamo visto così aggressive e l’invasione russa dell’Ucraina, rappresentano solo alcune delle sfide che deve fronteggiare chi si trova ad operare sui mercati.
Dalla consueta ricerca condotta da Bank of America, la Global Fund Manager Survey, è emerso come la quota di liquidità detenuta dagli investitori professionali a luglio abbia fatto segnare un nuovo incremento aggiornando il livello massimo dal 2001, quello messo a segno a seguito dell’attacco alle Torri Gemelle.
Liquidità ai massimi dal 2001
Dal report di BofA, che ha coinvolto 259 manager che complessivamente gestiscono 722 miliardi di dollari, emerge, alla luce dell’outlook economico e delle prospettive sugli utili societari, un livello di pessimismo generalizzato: il 79% dei fund manager si attende un rallentamento dell’economia globale nel giro di 12 mesi (era il 73% un mese fa).
Con la quasi totalità degli intervistati che stima uno scenario stagflazionistico (bassa crescita ed alta inflazione), il 58% degli asset allocators ha detto di aver adottato un atteggiamento più prudenziale.
Questo ha portato una crescita della quota di liquidità all’interno dei portafogli dal 5,6% di giugno al 6,1%, il livello maggiore dal 2001 e due deviazioni standard al di sopra della media di lungo termine. Il trend sembrerebbe destinato a continuare, visto che metà dei gestori ha detto di voler sovrappesare la quota di liquidità.
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Fonte: Bank of America Global Fund Manager Survey – Luglio 2022
Cosa preoccupa gli investitori professionali
Se fino ad un mese fa la preoccupazione maggiore dei gestori era rappresentata dalle politiche restrittive delle banche centrali, nelle ultime settimane questo timore, come è possibile vedere nel prossimo grafico, ha registrato un netto ridimensionamento.
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Fonte: Bank of America Global Fund Manager Survey – Luglio 2022
Nel report di luglio al primo posto tra le minacce troviamo la persistenza delle pressioni inflazionistiche, seguita dai timori di recessione dell’economia, dall’eccessiva aggressività degli istituti centrali, da eventi sistemici, dal conflitto Russia-Ucraina e dal ritorno della pandemia.
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