I mercati stanno testando dei livelli importanti a qualche settimana prima delle festività natalizie.
Mentre i mercati azionari sembrano sentire i massimi come livelli importanti per far partire un ritracciamento, sul Forex i mercati che spingono ancora verso un dollaro in calo. Questa debolezza era attesa, ma non così forte e si vedono ancora dei rendimenti a doppia cifra sulle principali valute con euro, sterlina e yen che prendono circa il 10% contro il dollaro dai minimi raggiunti poche settimane fa.
Il ritracciamento, che dovrebbe vedere la sua realizzazione a breve, sembra faticare non poco dopo lo sforamento dei massimi, che promettono un ritracciamento consistente. Al momento, dopo l’uscita dei dati sul Pil europeo di stamani, l’euro si riporta sopra 1,05 mentre la sterlina prova una forte accelerazione che la porta a ridosso di area 1,22. Queste conformazioni di prezzo risultano rialziste nel breve, ma vedono una dinamica su base giornaliera effettivamente ribassista, soprattutto se andiamo a considerare i movimenti delle ultime settimane di negoziazione.
Le resistenze sul valutario
Il Forex è essenzialmente un mercato dollarocentrico: la valuta americana fa da valuta di quotazione per tutte le majors, pertanto è ovvio attendersi che il mercato potrebbe rimanere “sulle spine” fino al prossimo evento market mover del rialzo dei tassi da parte della Fed che avverrà il 15 dicembre.
Il rialzo dei tassi dello 0,5% è un evento che il mercato considera oramai per certo, in quanto le probabilità erano già alte ancor prima che Powell confermasse questa eventualità nella sua ultima conferenza stampa, che ha di fatto portato i mercati a testare dei livelli ben al di sopra dei limiti tecnici consentiti dai grafici.
In questo contesto era difficile vedere EurUsd arrivare oltre il limite di 1,0530, un livello che fa riferimento a dei minimi storici tra il 2015 e il 2017, così come la sterlina andare verso 1,23. Situazioni veramente esagerate per il mercato valutario, che in questo momento si trova ingabbiato all’interno di livelli storici importantissimi che fanno riferimento agli anni antecedenti al 2020. A livello settimanale, la situazione rimane ancora rialzista per le valute contro il dollaro, anche se ci si aspetta un ritracciamento fisiologico, onde evitare rialzi stratosferici che nulla hanno a che fare con il mercato valutario. In sostanza, potremmo vedere a breve dei ribassi importanti sulle majors, euro e sterlina in primis.
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La situazione Tecnica di EurUsd
Quello che vediamo è un grafico settimanale dove ogni candela rappresenta una settimana di negoziazione. In sostanza EurUsd ha visto delle forti accelerazioni dai minimi in area 0,95, e ha sfiorato area 1,06 proprio durante la scorsa settimana.
In questo frangente, possiamo ipotizzare che la corsa al rialzo di EurUsd potrebbe avere una battuta di arresto proprio nell’area identificata tra 1,0340-1,0530. A livello tecnico, anche su base mensile, possiamo aspettarci un ribasso fino area 1,02, magari prima delle festività natalizie.
La situazione tecnica di GbpUsd
Anche qui quello che prendiamo in esame è un grafico settimanale, dove ogni candela rappresenta una settimana di negoziazione. Ci si trova a ridosso dei minimi storici in area 1,20-1,22, che ora sono diventati massimi e che la sterlina ha rotto al rialzo. La valuta è arrivata a superare 1,23, registrando una performance molto pesante dai minimi, con un rialzo del 19% da minimo a massimo.
Anche la sterlina potrebbe vedere l’inizio di un movimento ribassista, che porterebbe il cambio verso livelli come area 1,15. Quindi, a meno che il mercato non abbia deciso di svendere dollari definitivamente e riportare il mercato valutario verso un sentiero di forte apprezzamento delle valute majors contro il dollaro, potremmo attendere dei ribassi importanti nel corso delle prossime settimane.
A questo punto si attende un ribasso delle majors e la conferma della dinamica rialzista di lungo periodo, che vede i minimi raggiunti quest’anno come i minimi definitivi per il dollaro americano e la fine del suo strapotere eccessivo nei confronti di tutte le altre valute.
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