Fotovoltaico, sta per cambiare tutto. Pensaci bene prima di comprare

Simone Micocci

15 Luglio 2024 - 10:27

Prima di acquistare un impianto fotovoltaico rifletti bene: presto potrebbe non convenire più immettere energia nel sistema.

Fotovoltaico, sta per cambiare tutto. Pensaci bene prima di comprare

Superbonus con sconto in fattura, conto energia, reddito energetico, scambio sul posto: in questi ultimi anni i governi italiani hanno favorito la transizione green prevedendo una serie di incentivi che hanno rappresentato un aiuto per l’acquisto di un impianto fotovoltaico.

Sempre più famiglie hanno quindi installato pannelli solari, rivedendo in molti casi le proprie abitudini di consumo. C’è chi ad esempio ha abbinato una pompa di calore, così da sfruttare l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico per riscaldarsi, come pure chi per eliminare il gas ha anche acquistato un piano a induzione per la cucina.

La domanda da porsi è: acquistare un impianto fotovoltaico è conveniente ancora oggi? Da una parte va segnalata la notevole riduzione dei costi dell’energia (che come vedremo di seguito in parte è motivata proprio dalla crescita del numero di impianti di produzione di energia green presenti sul territorio) e dall’altra il fatto che l’Italia sembra si stia avvicinando alla soglia limite oltre cui l’energia prodotta è sufficiente per colmare il fabbisogno.

Una soglia che se superata potrebbe portare all’adozione di contromisure che rischiano di rendere il fotovoltaico non più conveniente come si potrebbe pensare.

Ecco perché prima di acquistare bisogna capire bene cosa può succedere nel medio-lungo periodo, così da poter pianificare al meglio la rivoluzione green del proprio appartamento.

Fotovoltaico, la situazione in Italia e in Europa

Come anticipato, ci stiamo avvicinando sensibilmente alla soglia entro cui l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici presenti sul territorio (come pure dalle altre fonti di energia rinnovabile) è sufficiente per colmare il fabbisogno.

Anzi, in molti Paesi europei è già così, in particolare Germania, Olanda e Danimarca dove sono in aumento le situazioni in cui il prezzo dell’energia è sceso persino sotto lo zero. Questo succede perché appunto c’è energia in surplus e alle compagnie energetiche conviene incentivare un maggior consumo piuttosto che spegnere gli impianti.

L’Italia non è ancora arrivata a segnare dei prezzi negativi dell’energia, ma sembra che siamo vicini.

Ad esempio, lo scorso 7 aprile per la prima volta è stata raggiunta la soglia dei 10 centesimi al megawattora, il più basso degli ultimi 4 anni. Merito di questo ribasso è stato il notevole incremento di produzione di energia elettrica da parte di impianti fotovoltaici registrata nella prima settimana di aprile: una crescita del 76% rispetto a quella precedente, con un valore di 119 gigawattora (il più elevato di sempre).

Non bisogna quindi cadere nel tranello per cui più energia viene prodotta da fonti rinnovabili e meglio è. Non è così laddove l’infrastruttura non sia capace di smistare l’energia a disposizione verso le zone limitrofe al fine di poterla utilizzare tutta per coprire il fabbisogno. Oggi non è così ed è per questo che c’è dell’energia che viene immessa nel sistema che non viene utilizzata e neppure immagazzinata.

Una situazione che se non risolta potrebbe portare a una soluzione drastica e inversa rispetto a oggi. Attualmente, infatti, lo Stato italiano paga per immettere energia attraverso il meccanismo dello scambio sul posto. Ma laddove l’energia immessa non solo dovesse essere sufficiente ma persino superiore al fabbisogno, allora ecco che potrebbe essere presa una decisione come quella dell’Australia, dove viene fatto pagare chi immette energia.

Quando conviene ancora acquistare un impianto fotovoltaico

Oggi quando si ha intenzione di acquistare un impianto fotovoltaico bisognerebbe pianificare al meglio l’acquisto, dotandosi di un impianto sufficiente a colmare le proprie esigenze. È inutile, ad esempio, comprare un impianto superiore a 6kw per un’unità domestica: anche utilizzando l’elettricità per riscaldarsi, ad esempio acquistando una pompa di calore, difficilmente sarà necessario un quantitativo maggiore di energia.

Così come consigliamo di dotarsi di un sistema di accumulo, quindi di una batteria, in modo da minimizzare le immissioni di energia. D’altronde lo scambio sul posto che oggi non rende così conveniente l’acquisto di un sistema di accumulo non resisterà ancora per tanto, con il governo che nel frattempo sta spingendo sulle alternative come le comunità energetiche.

Il tutto facendo in modo che l’acquisto di un fotovoltaico rappresenti davvero un passaggio fondamentale della transizione energetica. Bisogna essere consapevoli infatti che un tale investimento ha senso solamente nel caso in cui si abbia in programma di essere autosufficienti lato energetico, dotandosi quindi di soli apparecchi che utilizzano l’elettricità come fonte di energia. Pompe di calore quindi, ma anche piano a induzione.

Solo così installare un fotovoltaico è conveniente, e non un acquisto fatto tanto per sfruttare gli incentivi a disposizione.

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