Francia nel caos: c’è il rischio di una guerra civile dopo il voto?

Alessandro Cipolla

8 Luglio 2024 - 10:06

In Francia dopo i risultati delle elezioni legislative è il caos: scontri in strada e impossibilità di dare vita a un governo, ha ragione Macron che ha parlato di rischi di una guerra civile?

Francia nel caos: c’è il rischio di una guerra civile dopo il voto?

In Francia i risultati delle elezioni legislative 2024 hanno fatto piombare il Paese nel caos politico, ma a preoccupare sono anche le crescenti tensioni sociali che sono culminate in una serie di scontri nelle principali città d’Oltralpe con arresti e feriti.

Tornano così in mente le parole pronunciate da Emmanuel Macron prima del voto, con il presidente che ha parlato senza usare mezzi termini del rischio di una guerra civile in Francia se la destra o la sinistra avesse vinto le elezioni.

Il problema di fondo è che nessuno ha vinto le elezioni in Francia: il Nuovo Fronte Popolare (Nfp) ovvero l’unione della buona parte dei partiti di sinistra ha ottenuto 182 seggi, Ensamble di Emmanuel Macron 168, il Rassemblement National di Marine Le Pen 143 e i Repubblicani 45. Considerando che la maggioranza richiesta in Parlamento è di 289 deputati, sarà quasi impossibile dare vita a un governo.

L’uomo del momento senza dubbio è Jean-Luc Mélenchon, storico leader della sinistra francese che una volta appresi i risultati del voto subito ha chiesto un incarico per formare il nuovo governo, attaccando al tempo stesso Emmanuel Macron e allontanando ogni ipotesi di accordo con Ensamble.

La volontà del popolo deve essere rigorosamente rispettata - ha dichiarato a caldo Mélenchon -. Nessun sotterfugio sarebbe accettabile. I risultati sono chiari: la sconfitta del campo presidenziale è confermata. Il presidente deve ritirarsi, il primo ministro deve andarsene e Macron ha il potere e il dovere di chiedere al Nuovo Fronte Popolare di governare. L’Nfp è pronto a farlo”.

Marine le Pen - la grande sconfitta di queste elezioni - invece ha commentato che per il Rassemblement National “la vittoria è solo rimandata”, ma la destra in Francia ha perso un’occasione storica per andare al governo arrivando addirittura terza.

Nel frattempo in tutto il Paese la tensione è altissima, con gruppi di estrema destra e di estrema sinistra che nella notte hanno dato vita a scontri con le forze dell’ordine, rafforzando così le preoccupazioni esternate da Macron prima del voto.

La Francia e il rischio di una guerra civile

Prima delle elezioni in Francia Emmanuel Macron nel pieno della campagna elettorale ha rilasciato un’intervista al podcast Generation Do It Yourself che, fin da subito, ha fatto molto discutere per i toni usati dal presidente della Repubblica.

La risposta dell’estrema destra all’insicurezza riduce le persone alla loro religione o alla loro origine e quindi spinge le persone verso la guerra civile - ha detto Macron -. L’estrema sinistra, guidata dal tizzone Jean-Luc Mélenchon, incoraggia una forma di divisione a fini elettorali che promuove anche la guerra civile perché riduce le persone al loro gruppo religioso o etnico”.

In sostanza per il presidente in Francia ci sarebbe il rischio che le divisioni sociali e politiche possano sfociare nella violenza, con il Paese che nel recente passato è stato segnato dalle proteste dei Gilet Gialli che per settimane hanno provocato disordini nelle principali città francesi.

Dopo le elezioni a Lione, dove il Nfp ha fatto filotto ottenendo quattro seggi su quattro, gruppi di estrema destra hanno percorso incappucciati le strade della città creando tensioni con i militanti di sinistra scesi in strada a festeggiare l’esito del voto.

A Parigi, Marsiglia, Rennes e Nantes, frange di estrema sinistra si sono scontrate con le forze dell’ordine durante i festeggiamenti: tra feriti e arresti, questo sembrerebbe essere solo l’antipasto di quello che potrebbe avvenire presto in Francia.

A breve il primo ministro macroniano Attal si dimetterà, con l’unica maggioranza parlamentare possibile che sarebbe quella tra il Nfp ed Ensamble, ma Mélenchon già ha voluto mettere le mani avanti escludendo un patto con l’odiato Macron: alla sinistra così non resterebbe che tentare di battere la strada di un governo di minoranza, un’ipotesi però molto complicata.

Il rischio in Francia è che questo pantano politico si possa trasformare nelle strade in uno scontro sociale, anche se parlare di guerra civile appare abbastanza azzardato; il tutto mentre la situazione economica del Paese è complicata dopo l’apertura della procedura di infrazione da parte dell’Ue senza contare i sentimenti bellicisti nei confronti della Russia espressi da Macron negli ultimi mesi: se Parigi dovesse piombare nel caos, a mo’ effetto domino ci potrebbero essere grandi problemi anche per l’Italia.

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