In Francia un governo Macron-Le Pen? Le condizioni della destra per appoggiare Barnier

Alessandro Cipolla

06/09/2024

Marine Le Pen ha posto le sue condizioni per sostenere il governo del repubblicano Michel Barnier indicato da Emmanuel Macron: ecco cosa vuole il Rassemblement National per salvare il presidente.

In Francia un governo Macron-Le Pen? Le condizioni della destra per appoggiare Barnier

Emmanuel Macron svolta a destra. Sembrerebbe essere ormai un pallido ricordo l’accordo con il Nuovo Fronte Popolare - socialisti, sinistra, verdi e comunisti - ai ballottaggi delle elezioni presidenziali per evitare una vittoria di Marine Le Pen, visto che ora il presidente francese ha bisogno del sostegno del Rassemblement National per poter dare finalmente un governo alla Francia dopo due mesi di stallo.

Facciamo un passo indietro. Macron dopo le elezioni europee ha deciso di indire nuove elezioni parlamentari di fronte alla netta sconfitta del suo Ensemble. Al primo turno c’è stata la conferma dell’exploit della destra del Rassemblement National, ma tutto si sarebbe deciso ai ballottaggi .

Pur di non dare una maggioranza a Le Pen, Macron ha stretto un patto con il Nuovo Fronte Popolare: entrambi al secondo turno hanno ritirato il loro candidato dai ballottaggi in quei collegi dove è arrivato terzo. Il risultato è stato che alla fine la coalizione di sinistra ha ottenuto in totale 180 seggi, Ensamble 159, Rassemblement National 142, i Repubblicani 39, altri di destra 27 e poi ci sono vari seggi assegnati a forze regionali.

Nessuna forza politica in Francia così ha ottenuto la maggioranza richiesta di 289 deputati; il Nuovo Fronte Popolare essendo arrivato primo ha invocato un mandato a un proprio esponente, ma dopo due mesi di tentennamenti alla fine Emmanuel Macron ha affidato l’incarico di formare il governo a Michel Barnier, un repubblicano gollista in passato più volte ministro oltre che commissario europeo.

Questa nuova maggioranza di centrodestra però si fermerebbe a 213 seggi, ben lontana dal poter avere una maggioranza. La strada di un governo di minoranza inoltre è tutta in salita visto che il Nuovo Fronte Popolare, dopo lo schiaffo ricevuto da Macron, non ha intenzione di fornire un appoggio esterno al governo Barnier.

Per salvare la faccia - e non solo - a Emmanuel Macron non resta che un’opzione: ottenere il sostegno della destra del Rassemblement National. Marine Le Pen questa volta si è mostrata possibilista, però avrebbe recapitato all’Eliseo un papello di richieste che potrebbe non fare molto piacere al presidente francese.

Le condizioni di Le Pen per salvare Macron

Negli ultimi anni Marine Le Pen è stata il nemico numero uno di Emmanuel Macron e viceversa. In politica però non si può dare mai nulla per scontato - da noi lo sappiamo bene - e ora in Francia i due grandi avversari starebbero trattando per dare vita a un governo di centrodestra.

La scelta di Michel Barnier così non sarebbe casuale. Una figura storica dei Repubblicani, ma non troppo ingombrante. Un perfetto ponte tra il centro di Ensamble e la destra del Rassemblement National. I toni e gli allarmi delle ultime campagne elettorali così Oltralpe sarebbero già un pallido ricordo.

Mentre la sinistra parla di “voto rubato”, Marine Le Pen ha accolto con favore l’incarico dato a Michel Barnier: “Sembra rispondere al primo criterio che abbiamo reclamato, cioè è un uomo rispettoso e capace di rivolgersi al Rassemblement National, che è il primo gruppo all’Assemblée Nationale, in modo eguale agli altri gruppi”.

Non sarà facile però giungere a un accordo tra Macron e Le Pen, anche se le trattative sarebbero in corso da giorni. La destra infatti si oppone ai tagli di bilancio che saranno proposti in virtù della procedura di infrazione.

Inoltre il Rassemblement National per appoggiare il governo Barnier vorrebbe l’introduzione della rappresentanza proporzionale in parlamento oltre a misure sul potere d’acquisto, sulla sicurezza e l’immigrazione.

La fumata bianca ancora non sarebbe all’orizzonte: per arrivare a un accordo c’è tempo fino al primo ottobre quando si riunirà l’Assemblée Nationale, con Emmanuel Macron e Marine Le Pen che da nemici presto potrebbero diventare “quasi amici”.

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