Ucraina, la coalizione dei volenterosi di Macron assomiglia sempre più a un bluff

Alessandro Cipolla

10/04/2025

Francia e UK hanno riunito i ministri della Difesa di 30 paesi Nato per delineare la coalizione dei volenterosi, ma il piano fa acqua da tutte le parti mentre la guerra si mette male per l’Ucraina.

Ucraina, la coalizione dei volenterosi di Macron assomiglia sempre più a un bluff

Triste il destino dell’Ucraina, fiero Paese che dopo essere stato sedotto e abbandonato dagli Stati Uniti - pronti a spartirsi le ricchezze di Kiev con la Russia - adesso deve sperare nell’aiuto degli amici europei che, ca va sans dire, dall’iniziale montagna alla fine partoriranno il proverbiale topolino.

A Istanbul oggi prenderanno il via i colloqui tra Usa e Russia per cercare di trovare un accordo per cessare la guerra in Ucraina che va avanti da oltre tre anni; al tempo stesso, a Bruxelles si riuniranno circa 30 ministri della Difesa di altrettanti paesi Nato, convocati da Francia e Regno Unito per cercare di delineare composizione e mission della cosiddetta coalizione dei volenterosi.

A fare da sfondo a questo doppio tavolo c’è la convinzione da parte di funzionari del governo ucraino e di analisti militari convinti che le forze russe si stanno preparando a lanciare una nuova offensiva militare in Ucraina, il tutto per aumentare al massimo la pressione su Kiev, rafforzare la posizione negoziale del Cremlino nei colloqui di cessate il fuoco e magari conquistare qualche altro territorio.

L’Ucraina in sostanza è tagliata fuori dai colloqui di Istanbul, spera in nuovi aiuti militari - a mancare però sono soprattutto i soldati - per poter resistere all’avanzata russa e aspetta di capire qual è il piano di Emmanuel Macron nel caso in cui dovesse arrivare l’agognato cessato il fuoco.

Ed è qui che la tragedia potrebbe trasformarsi in farsa: se le indiscrezioni che circolano dovessero essere considerate, la coalizione dei volenterosi di Macron assomiglierebbe molto a un bluff sia per consistenza militare sia per il loro posizionamento.

L’Ucraina e la coalizione dei volenterosi di Macron

Gli Stati Uniti sono stati chiari: se dovesse arrivare un accordo con la Russia sulla guerra in Ucraina, a garantire la sicurezza futura di Kiev dovranno pensarci gli europei, mentre Washington si “papperà” terre rare, petrolio, gas e infrastrutture ucraine che non sono presenti nei territori controllati da Mosca e che, salvo sorprese diplomatiche, dovrebbero restare tali anche dopo un cessate il fuoco.

Emmanuel Macron così ha ideato la coalizione dei volenterosi, trovando subito la sponda del Regno Unito e probabilmente anche quella della Germania, con il nuovo governo tedesco guidato da Friedrich Merz che a breve dovrebbe vedere la luce.

L’idea è quella di mandare soldati occidentali in Ucraina a garanzia che la Russia non invada di nuovo il territorio ucraino, una sorta di forza di deterrenza che però non sembrerebbe piacere molto a Mosca che nelle scorse ore ha specificato che “ truppe occidentali in Ucraina significano guerra ”.

Oggi a Bruxelles la Francia così cercherà di capire chi tra i partner Nato è disponibile a far parte della coalizione dei volenterosi. Gli Usa si sono sfilati da tempo anche perché la Russia non accetterebbe mai la presenza di militari a stelle e strisce in Ucraina; anche l’Italia non è intenzionata a partecipare, con il governo che preferirebbe un’operazione coordinata dall’Onu, una sorta di parafulmine per giustificare la possibile assenza.

In sostanza l’Europa dopo aver fatto da spettatore per tre anni senza abbozzare la minima trattativa diplomatica, adesso è in attesa dei risultati dei colloqui tra Usa e Russia, per poi mandare al massimo 30.000 soldati in Ucraina, ma dal Regno Unito si parla anche di 10.000 unità.

Per Volodymyr Zelensky al momento quasi 800.000 soldati russi combattono in Ucraina, con 30.000 soldati occidentali che non rappresenterebbero di conseguenza una grande forza di deterrenza.

Inoltre i volenterosi avrebbero bisogno del supporto americano per poter essere minimamente credibile, ma l’amministrazione Trump ancora non ha promesso pubblicamente di farlo.

A completare il flop c’è la possibilità sempre più concreta che i soldati dei volenterosi siano posizionati fuori dai confini ucraini, dopo che inizialmente si è parlato di linea del fronte e poi di retrovie ovvero nella parte occidentale del territorio ucraino.

Se questi sono i presupposti, la forza di deterrenza annunciata da Macron difficilmente riuscirebbe a spaventare la Russia, ma andrebbe a generare solo ulteriori tensioni aumentando i venti di una possibile escalation bellica nel Vecchio Continente.

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# Guerra

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