Il governo Meloni è al lavoro sul quarto decreto aiuti contro caro-energia e caro-vita, dopo i 61 miliardi di euro già messi in campo dall’esecutivo di Mario Draghi: ecco cosa conterrà.
Il decreto Aiuti quater contro caro-energia e caro-vita prende forma. Il primo intervento economico del governo Meloni, dopo quello su ergastolo ostativo, rave party e Covid, dovrebbe essere licenziato dal Consiglio dei ministri la prossima settimana. La numero uno dell’esecutivo, Giorgia Meloni, voleva farlo nel cdm di venerdì, ma si attendono le ultime verifiche dei tecnici del ministero dell’Economia e la fine della prima interlocuzione della presidente con la Commissione europea (oggi la presidente del Consiglio incontrerà Ursula von der Leyen).
L’obiettivo numero uno del provvedimento è prorogare gli aiuti previsti nei mesi scorsi dal governo Draghi e per lo più in scadenza tra novembre e dicembre (per un valore totale di 61,2 miliardi di euro già impiegati). Anche per i fondi necessari si riparte da quanto lasciato dal precedente esecutivo: un bottino da circa 10 miliardi per effetto delle maggiori entrate dell’Iva. Meloni, però, potrebbe utilizzare solo 4-5 miliardi o quantomeno lasciare una parte di questi soldi per la legge di Bilancio, su cui nel frattempo si lavora intensamente.
Vediamo quindi nel dettaglio le ultime novità sul decreto: quali sostegni potrebbe contenere e quali aiuti potrebbero saltare nella versione definitiva del provvedimento.
Gas e luce, quando arriva il decreto Aiuti quater
Nel Consiglio dei ministri di venerdì verrà presentata la revisione della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e finanza, che va trasmessa subito a Camera e Senato per procedere poi alla legge di Bilancio. Subito dopo arriverà il decreto Aiuti quater, che punta ad alleviare il costo delle bollette innanzitutto per gli oltre 7 milioni di cittadini che si trovano in regime di tutela.
Con il primo accordo trovato in Europa e le quotazioni del gas che si sono abbassate drasticamente, secondo Arera a ottobre l’aumento dovrebbe essere stato solo del 5% e non del 70% previsto. Si attendono poi le nuove tariffe, che saranno comunicate domani, con possibili riduzioni, che riguarderebbero solo le persone sotto tutela (per gli altri il calo nelle tariffe dell’energia elettrica dovrebbe arrivare a gennaio). In ogni caso il costo di gas e luce oramai è diventato insostenibile per gran parte della classe media e l’intervento sarebbe urgente per tutti.
La proroga del bonus bollette
Il decreto lavorerebbe innanzitutto sul bonus sociale, che ha sterilizzato gli aumenti in bolletta per chi ha un Isee fino a 12mila euro (20mila se si tratta di una famiglia con almeno quattro figli). Il contributo potrebbe essere esteso fino alla fine dell’anno e forse potrebbe cambiare il meccanismo di erogazione.
Potrebbe cioè essere eliminato il vincolo Isee. L’aiuto rimarrebbe limitato per le fasce sociali meno abbienti, ma il nuovo meccanismo, ancora in fase di elaborazione, renderebbe la fruizione più rapida. Ad oggi, infatti, molte famiglie che rientrerebbero nella platea, non hanno ricevuto il sostegno perché non hanno presentato la Dichiarazione sostitutiva unica.
Il credito d’imposta e il bonus 150 euro
Altro provvedimento sarebbe il rinnovo del credito d’imposta (fino al 40%) per le aziende su gas e luce fino alla fine dell’anno. Al momento scade il 30 novembre, ma per rinnovarlo a tutti per trenta giorni servirebbero oltre 4 miliardi. Troppo se il budget complessivo è limitato, quindi potrebbe esserci una stretta.
Allo stesso modo potrebbe saltare il rinnovo del contributo una tantum per i redditi fino a 20mila euro del bonus da 150 euro, che a sua volta era stata una sorta di seconda tranche (limitata) per una parte della platea del bonus 200 euro.
Il primo incontro per la manovra
Tutti i soldi eventualmente risparmiati dei 10 miliardi di extragettito delle tasse, come detto saranno utilizzati nella legge di Bilancio. La presidente Meloni ha già incontrato il ministro Giorgetti, insieme al ministro degli Affari europei e per il Pnrr Raffaele Fitto e ai vicepremier (che rappresentano Lega e Forza Italia) Matteo Salvini e Antonio Tajani. Al centro dell’incontro un primo punto proprio sulla manovra, che dovrebbe essere “ispirata a criteri di realtà e prudenza”.
Nell’ultimo libro di Bruno Vespa, le cui anticipazioni sono arrivate in queste ore, Meloni dice: “i pochi che ci sono serviranno a coprire il taglio delle bollette per chi è in difficoltà. Dobbiamo vedere come superare l’inverno senza che le bollette esplodano, sperando di tranquillizzarci da marzo in poi. Se l’Europa non riuscisse a tagliare l’allineamento del costo del gas da quello dell’energia elettrica, che è fonte di grandi speculazioni, lo faremo noi”
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