Il gas naturale torna sotto i riflettori

Stefano Masa

23/02/2021

Unico assente all’appello dei performers del comparto energetico: possibile incremento della volatilità nei prossimi giorni.

Il gas naturale torna sotto i riflettori

La performance giornaliera del petrolio (+3,79% rif. WTI) ha trainato l’intero comparto energy appartenente al principale benchmark internazionale rappresentativo delle materie prime (CRB Index): sia l’heating oil che il RBOB gazoline hanno visto aggiornare i loro rispettivi massimi di periodo riportandosi ai valori di gennaio 2020 (il primo) e luglio 2019 (il secondo).
Unico assente all’appello dei performers appartenenti al basket energetico risulta essere il gas naturale.

Per quest’ultimo appare utile ricordare la sua significativa rivalutazione avvenuta tra luglio e ottobre 2020 che, dai minimi di area 1,43 (corrispondenti alla soglia raggiunta nel lontano 1995) ha poi visto le proprie quotazioni proiettarsi fino a lambire soglia 3,40. Agli attuali prezzi (2,95) l’ipotesi di un potenziale riavvicinamento ai recenti massimi non può essere esclusa.

Gas naturale, l’analisi tecnica

GASNATGRAPH

Dal punto di vista grafico il sottostante si presenta all’interno di un canale rialzista di breve/medio termine con una trendline inferiore nata in concomitanza ai valori dello scorso luglio ed una contrapposta “sponda superiore” riconducibile a maggio 2020.

Il primo target che può essere individuato si colloca a quota 3,39 ovvero in prossimità dei massimi del trascorso anno. In ottica di brevissimo periodo è opportuno evidenziare la violazione (avvenuta ieri) del supporto dinamico a 2,99: una sua eventuale negazione attraverso il ritorno degli scambi oltre area 3,15 favorirebbe - senza alcun dubbio - un più che probabile avanzamento fino al raggiungimento dei citati massimi di ottobre.

Scenario opposto, e pertanto negativo (ribassista), qualora i prezzi dovessero ritracciare fino a 2,742: il cedimento di questo importante supporto statico comprometterebbe l’attuale setup rialzista di brevissimo periodo con un inevitabile downside esteso fino alla soglia psicologica di 2,50.

L’analisi algoritmica

Se sul fronte grafico il quadro appare ben strutturato, viceversa, sul versante algoritmico l’impostazione è contrastata. I principali leading indicators sono all’unisono in chiaro territorio negativo (sell signal) mentre, di opposto orientamento, risultano i meno reattivi lagging indicators: di certo, con un livello dei prezzi inferiore a 2,742 (scenario ribassista), anche l’intero palinsesto lagging invertirebbe la propria rotta in direzione sell.

Complessivamente il gas naturale potrebbe beneficiare di un incremento di volatilità nei prossimi giorni che, come osservato, potrebbe giovare all’investitore in ottica long/short. Un attento monitoraggio, ed un pianificato money management, ne completeranno l’operatività.

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