Gas e taglio consumi elettrici, è allarme per l’inverno: condomini senza riscaldamento e aumento dei costi del 300%

Stefano Rizzuti

16 Settembre 2022 - 13:43

Il caro energia, la carenza di forniture di gas e il taglio dei consumi elettrici mettono a rischio l’inverno: le famiglie potrebbero restare senza riscaldamento e subire aumenti record in bolletta.

Gas e taglio consumi elettrici, è allarme per l’inverno: condomini senza riscaldamento e aumento dei costi del 300%

Non solo le temperature più basse di un grado, un’ora in meno di riscaldamento, l’accensione ritardata e la chiusura anticipata di qualche giorno dei termosifoni. Il rischio per l’inverno è che in molti condomini non arrivino le forniture di gas: l’allarme viene lanciato da Consumerismo No profit, secondo cui il pericolo è un inverno al freddo.

E non è tutto, perché l’altro grande pericolo è quello di un aumento record dei costi in bolletta, fino al 300% in più rispetto allo scorso anno. L’unica buona notizia delle ultime ore sul fronte energetico arriva dal prezzo del gas, che è sceso nuovamente sotto quota 200 euro al MWh sulla piazza di Amsterdam.

Il problema, però, resta. E deriva da vari fattori, tra cui anche il piano dell’Ue per il taglio dei consumi elettrici. A rischio, in questo caso, ci sono coloro i quali utilizzano le pompe di calore al posto dei termosifoni. Ma non solo, perché il pericolo vero riguarda tanti condomini che potrebbero ritrovarsi senza forniture di gas.

Perché le forniture di gas sono a rischio

Il rischio dello stop alle forniture di gas deriva innanzitutto dalle morosità della stagione precedente, per cui sono a rischio i rinnovi dei contratti da ottobre, come spiega l’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari. La scorsa stagione i condomini avevano calcolato le forniture sulla base dei preventivi approvati a settembre 2021, ma i poi i prezzi nel 2022 sono saliti e di conseguenza anche le cifre finali.

A consuntivo sono risultati costi maggiori e i condomini hanno finito per non essere in regola con i pagamenti, come spiega il Corriere della Sera. Da qui nasce il rischio di chiusura per il contatore condominiale e, di conseguenza, anche per il riscaldamento e l’acqua calda nelle abitazioni.

L’aumento dei costi in bolletta fino al 300%

L’altra previsione catastrofica è quella relativa ai costi in bolletta, che per il prossimo autunno-inverno potrebbero salire addirittura del 300% rispetto allo scorso anno. Addirittura ci sono richieste dei fornitori di aumentare i prezzi fino al 350%. Poi c’è anche chi chiede una cauzione o chi non ha approvvigionamenti di gas sufficienti.

Inverno al freddo per chi usa la pompa di calore?

Un altro problema riguarda invece chi ha deciso di non ricorrere alle fonti fossili per il riscaldamento: con il razionamento nelle fasce orarie di maggior carico non sarà più possibile utilizzare alcuni elettrodomestici in contemporanea. E tra questi anche le pompe di calore che potrebbero essere inutilizzabili insieme, per esempio, a un forno o a una lavastoviglie facendo scattare i contatori.

L’allarme, in questo caso, è stato lanciato dall’Associazione per il riscaldamento senza emissioni (Arse), che chiede di poter garantire una potenza minima più alta a chi ha puntato sull’elettricità al posto del gas (circa un milione di famiglie secondo le loro stime) utilizzando le pompe di calore come fonte di riscaldamento invece dei termosifoni.

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