Nel corso di un decennio gli errori di segnalazione del colosso bancario newyorkese sono stati più di 220 milioni; lo afferma l’Authority britannica, che ha multato l’istituto. I dettagli
Tutti fanno errori, anche Goldman Sachs. E, stando all’Authority britannica, ne fa molti. Più precisamente, sono state 220,2 milioni le errate segnalazioni di transazioni tra novembre del 2007 e marzo del 2017.
Per questo motivo, la Financial Conduct Authority ha imposto a Goldman una multa di 34 milioni di sterline per “mancata fornitura di report accurati e tempestivi” alle autorità.
Una condotta che, secondo Mark Steward, direttore esecutivo della Financial Conduct, rappresenta il perpetuarsi di “gravi e prolungate scorrettezze” da parte del colosso newyorkese.
Le sanzioni del Regno Unito arrivano proprio in corrispondenza con lo scandalo corruzione in cui Goldman Sachs è impantanato in Malesia, che ha già parzialmente gettato ombre sulla reputazione della società.
L’ente britannico ha però concesso a Goldman uno sconto del 30% sull’ammenda, visto che la banca ha accettato di risolvere nell’immediato le problematiche.
Goldman Sachs: 220 milioni di report sulle transazioni errati
Gli istituti finanziari sono tenuti a presentare report tempestivi sulle transazioni. Descrivono nel dettaglio cosa viene scambiato, la sede di negoziazione e l’identità di acquirenti e venditori.
Questi documenti sono poi utilizzati dalle autorità di regolamentazione per indagare su eventuali abusi di mercato e portare avanti una funzione di generale sorveglianza delle banche.
Goldman Sachs e altri grandi player finanziari fanno moltissimi scambi ogni giorno, la stragrande maggioranza dei quali viene correttamente riportata.
Il colosso newyorkese ha presentato circa 1,5 miliardi di report sulle transazioni alle autorità di regolamentazione britanniche durante il periodo in questione, vale a dire che la percentuale d’errore è pari a circa il 15%.
Eppure Mark Steward crede che questi passi falsi dimostrino “un fallimento di lungo periodo nel gestire e testare controlli di vitale importanza per l’integrità dei nostri mercati”.
La reazione di Goldman è stata immediata. Dall’istituto hanno annunciato di aver subito affrontato il problema “in modo proattivo”, risolvendolo con successo e facendo investimenti significativi per migliorare" le procedure di segnalazione.
Ma Goldman non è certo l’unico istituto bancario soggetto a multe per simili violazioni. Merrill Lynch, Barclays, Credit Suisse, UBS, Royal Bank of Scotland e Deutsche Bank sono stati tutti multati negli ultimi anni per via della pubblicazione di report errati.
Nel frattempo, Goldman Sachs è alle prese con lo scandalo in terra malesiana venuto fuori lo scorso dicembre, quando le autorità del Paese hanno accusato la banca di frode, riciclaggio e tangenti ai danni del fondo 1Malaysia Development Bhd (1MDB).
Sul finire del 2018 alcuni banchieri di Goldman Sachs sono stati incriminati per aver sottratto 4,5 miliardi di dollari al citato fondo malese 1MDB.
Il Ministro delle Finanze malese ha imposto a Goldman una multa di circa 7,5 miliardi di dollari. Una cifra a sua detta ragionevole, considerata l’entità dello scandalo.
David Solomon, nuovo CEO di Goldman, ha fatto pubblicamente le sue scuse per la circostanza, difendendo al contempo la buona fede nell’operato della banca.
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