Google ha annunciato l’introduzione graduale dell’intelligenza artificiale generativa nelle app di Workspace, come Gmail, Docs e Fogli, con l’obiettivo di rendere la vita degli utenti più semplice.
Secondo un comunicato diffuso da Google, l’azienda metterà a disposizione dei suoi utenti l’intelligenza artificiale generativa per le applicazioni Workspace, come Gmail, Docs e Slides.
Dopo l’annuncio di pochi giorni fa arrivato da OpenAI, che ha annunciato l’arrivo di GPT-4, l’azienda guidata da Sundar Pichai ha deciso di provare a rispondere colpo su colpo, annunciando a sua volta una novità importante.
Chi potrà provare l’intelligenza artificiale generativa di Google Workspace
La nuova intelligenza artificiale generativa non sarà a disposizione da subito per tutti gli utenti di Google Workspace. Secondo quanto comunicato dall’azienda infatti, a partire da questo mese sarà testata negli Stati Uniti dagli utenti che fanno parte del «tester program».
Una volta completata la prima fase di test, le nuove funzioni dovrebbero gradualmente diventare disponibili per tutti.
leggi anche
Bard, ecco la risposta di Google a ChatGPT
Intelligenza artificiale generativa su Google Workspace: cosa si potrà fare
Coloro che avranno la possibilità di testare per primi le nuove funzioni, potranno chiedere all’intelligenza artificiale di fare un certo numero di cose per loro, ossia:
- «creare bozze di email, risposte, riassunti e priorità all’interno dell’app Gmail»;
- «fare brainstorming, correggere, scrivere e riscrivere i testi con Google Docs»;
- «dare vita alla propria visione creativa con immagini, audio e video generati automaticamente nell’app Presentazioni».
Chi lavora con Google Fogli potrà inoltre «passare dai dati grezzi agli insight e all’analisi attraverso il completamento automatico, la generazione di formule e la categorizzazione contestuale».
Su Google Meet e Google Chat sarà infine possibile farsi aiutare dall’intelligenza artificiale generativa per «prendere appunti e generare nuovi sfondi», e «abilitare i flussi di lavoro per svolgere in maniera più efficiente i propri compiti».
Vedremo se con queste novità basate sull’intelligenza artificiale generativa, Google sarà in grado di tenere a debita distanza i competitor come Bing, che recentemente ha integrato al suo interno GPT-4, l’intelligenza artificiale di OpenAI.
© RIPRODUZIONE RISERVATA