Giorgia Meloni lavora alla squadra di governo e sta pensando di avere due vicepresidenti del Consiglio: Antonio Tajani e Matteo Salvini. Ecco cosa prevede il totoministri delle ultime ore.
La lista dei ministri andrà concordata con gli alleati. Giorgia Meloni inizia a ragionare da presidente del Consiglio e prova a comporre i primi tasselli della squadra di governo. Con un obiettivo: tenere salda l’alleanza del centrodestra ed evitare di scontentare i partiti che sostengono la coalizione.
Il primo passaggio riguarda però l’elezione dei presidenti delle due Camere e una delle ipotesi, al momento comunque remota, è che uno dei ruoli venga lasciato all’opposizione. In ogni caso la riflessione sulle presidenze è strettamente legata alla squadra di governo. E una delle idee delle ultime ore è quella di avere due vicepresidenti del Consiglio, per tenere salda la coalizione.
I due nomi al momento in ballo sono quelli di Antonio Tajani e Matteo Salvini. Meloni ne avrebbe già parlato con lo stesso Tajani e presto lo farà con Salvini. Intanto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, vuole accelerare sui tempi per l’insediamento del nuovo governo: dopo l’elezione dei presidenti delle Camere (il 13 ottobre) vorrebbe far partire subito le consultazioni, tra sabato 15 e domenica 16, per far partire al più presto il governo.
Totoministri, i ruoli ’pesanti’ e i tecnici
Per Meloni i ministeri chiave sono quelli di Interno, Economia ed Esteri e vorrebbe affidarli anche a esterni o tecnici. Per l’Economia vorrebbe Fabio Panetta, ora nel board della Bce ma che non sembra convinto di accettare. Per gli Esteri si parla di Elisabetta Belloni, per quanto non sia esclusa l’ipotesi di Antonio Tajani, ex commissario Ue ed ex presidente dell’Europarlamento.
Sempre per la Farnesina si fa il nome di Giulio Terzi di Sant’Agata, già stato ministro. Tra i nomi in corsa per un posto in un dicastero di peso c’è anche quello di Letizia Moratti: per lei si parla della Cultura o della Sanità, anche per estrometterla dalla corsa alla presidenza della Regione Lombardia.
I possibili ministri di Fratelli d’Italia
Il partito che sceglierà più ministri sarà sicuramente Fratelli d’Italia, in considerazione del suo peso elettorale. Tra i nomi non può mancare quello di Guido Crosetto: per lui si fanno varie ipotesi, dagli Esteri alla Difesa passando per il ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Potrebbe andare ai Trasporti il capogruppo uscente alla Camera, Francesco Lollobrigida. Un altro nome è quello di Giampaolo Rossi, ex cda Rai, per la Cultura. Così come Daniela Santanchè al Turismo, Edmondo Cirielli per il Sud e Fabio Rampelli, che è in corsa anche per la presidenza della Camera.
Raffaele Fitto potrebbe puntare agli Affari europei, mentre Carlo Nordio sarebbe il nome per la Giustizia, per cui si parla anche di Nicola Gratteri. Giuseppe Valditara è il nome che circola per il ministero della Ricerca, mentre quello di Lucio Malan viene accostato ai Rapporti con il Parlamento. Ignazio La Russa è invece il favorito per la presidenza del Senato.
Governo, i nomi su cui punta Forza Italia
Tajani potrebbe andare anche alla Difesa, se dovesse sfumare l’ipotesi Farnesina. Per l’Istruzione da Fi arrivano due nomi: Anna Maria Bernini o Licia Ronzulli. Altra ipotesi è quella di una casella importante per l’ex presidente del Senato Elisabetta Casellati. Berlusconi punta anche su Andrea Mandelli, rimasto fuori dal Parlamento: potrebbe andare al ministero della Salute.
Lega, la partita sui ministri da Giorgetti a Salvini
Più complicato il puzzle nella Lega dopo la delusione elettorale. Giancarlo Giorgetti sembra il nome in pole position per la presidenza della Camera. Per Matteo Salvini, invece, salta l’ipotesi ministero dell’Interno, che potrebbe però essere affidato al suo ex capo di gabinetto Matteo Piantedosi.
Per Giulia Bongiorno si parla delle Pari opportunità o della Pubblica amministrazione, per Edoardo Rixi delle Infrastrutture. All’Agricoltura potrebbe tornare Gianmarco Centinaio, mentre il Carroccio punta su Vannia Gava alla Transizione ecologica. La Lega spera anche in due conferme: Massimo Garavaglia al Turismo ed Erika Stefani alla Disabilità. Con l’incognita Salvini, soprattutto nel caso in cui sfumi la vicepresidenza del Consiglio.
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