Governo: sono diversi i nodi da sciogliere già a gennaio 2020. I principali temi in agenda nel primo mese dell’anno
Governo: gennaio 2020 è ormai alle porte e per l’esecutivo giallo-rosso il mese si preannuncia intenso e delicato. Evitare crisi e spaccature tra i partiti della maggioranza sarà l’obiettivo principale, in vista di sfide cruciali da affrontare con la necessaria unità.
Lo ha ripetuto anche il Presidente del Consiglio in occasione della conferenza stampa di fine anno: da qui a 3 anni la maggioranza dovrà affrontare una maratona. Gli ostacoli non mancheranno e già dalle prossime settimane si riuscirà a capire quale ritmo prenderà il Conte-bis.
Per il Governo, gennaio 2020 si aprirà con alcune questioni sul tavolo importanti. Lo stesso Giuseppe Conte aveva tempo fa ribadito che il primo mese dell’anno avrebbe avuto in agenda una verifica tra le forze politiche. Le questioni da risolvere non sono poche. E, soprattutto, nascondono parecchie insidie per la tenuta della maggioranza.
Governo: perché gennaio 2020 è un banco di prova
Inizio anno movimentato per l’esecutivo giallo-rosso. A partire da gennaio 2020, infatti, dovranno essere discusse questioni cruciali per il Paese. Sulle quali, però, non sembra regnare la condivisione tra i gruppi della maggioranza.
Giuseppe Conte ha chiarito che:
“Gennaio sarà l’occasione per fermarsi a riflettere e confrontarsi per cercare di rilanciare l’azione di governo. Già scegliere l’ordine temporale delle misure da adottare sarà una scelta politica, nell’interesse dei cittadini e del Paese.”
Riscrivere l’agenda delle priorità e definire un nuovo programma di azione: questi saranno gli obiettivi del primo mese dell’anno. Sui quali l’unità di intenti potrebbe non arrivare immediatamente.
Ad agitare le acque, però, ci saranno temi scottanti sui quali i partiti al Governo dovranno trovare una soluzione. Proprio nelle prossime settimane, infatti, torneranno i dossier Ilva e Alitalia, la questione MES, la riforma sulla prescrizione, la revoca delle concessioni ad Aspi, le elezioni regionali.
1. Ilva e Alitalia
Le due crisi industriali stanno monopolizzando l’attenzione di Governo e, nello specifico, del Ministero dello Sviluppo Economico. A gennaio ripartiranno le trattative in modo intenso, per evitare scenari drammatici che non sono stati affatto esclusi.
Sul fronte Alitalia, per esempio, il ministro Patuanelli si è già pronunciato senza mezzi termini, non escludendo il fallimento in caso di mancata soluzione entro i primi mesi del 2020.
Il 7 gennaio i vertici di Lufthansa si riuniranno al MiSE con il commissario Leogrande e i rappresentanti del Governo. Dopo l’emissione di 400 milioni di euro alla compagnia di volo, l’esecutivo non ha altri margini di azione. Si attende, dunque, l’esito della trattativa con i tedeschi.
Anche l’Ilva resta un dossier complesso. L’ambizioso piano di rilancio per la siderurgia di Taranto varato dall’esecutivo dovrà trovare l’appoggio di ArcelorMittal per potersi concretizzare. Probabilmente, gennaio 2020 sarà un mese pieno anche per questa vicenda.
2. MES
La riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità è stata soltanto rinviata. A gennaio dunque, il tema ritornerà di stretta attualità, con una serie di insidie per la compattezza del governo. Il Movimento 5 Stelle è apparso combattivo affinché il MES sia vantaggioso per l’Italia.
Conte è riuscito a ottenere la prosecuzione dei negoziati - non la conclusione - nell’Eurosummit del primo mese dell’anno. Restano dubbi su quali concessioni verranno garantite all’Italia, visto che le clausole della legge sul MES sono apparse “blindate” in Europa.
3. Revoca concessioni autostrade
Il 2019 si sta chiudendo all’insegna del forte scontro tra Aspi e Governo per via dell’ipotesi revoca delle concessioni stabilita nel Decreto Milleproroghe. Luigi Di Maio ha già affermato che:
“una delle prime cose da inserire nella nuova agenda di governo dovrà essere la revoca delle concessioni ad Autostrade, con l’affidamento ad Anas e il conseguente abbassamento dei pedaggi autostradali.”
Gennaio 2020 si aprirà, quindi, con questa spinosa tematica, sulla quale Matteo Renzi ha preso le distanze.
4. Riforma sulla prescrizione
La prescrizione è uno dei primi nodi da sciogliere nel vertice della maggioranza del 7 gennaio. Si è già acceso, infatti lo scontro tra la riforma del ministro Bonafede e la proposta del Partito Democratico. Più drastica la posizione del Guardasigilli, con maggiori margini quella del Dem.
Il rischio è una spaccatura in Parlamento su un argomento così delicato. Per questo, il Presidente del Consiglio dovrà trovare una sintesi la prima settimana del 2020.
5. Elezioni Regionali
Anche se apparentemente non interessano il Governo in modo diretto, le elezioni regionali previste a gennaio 2020 - in Emilia Romagna e in Calabria - potrebbero avere ripercussioni sui partiti dell’esecutivo.
Sotto i riflettori c’è soprattutto il voto emiliano, con la Lega di Salvini agguerrita. Se dovesse vincere nella regione “rossa”, potrebbero aumentare le pressioni contro il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, principali forze dell’esecutivo.
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