Con 48 voti a favore e 16 contro, l’Unione Europea ha deciso di prorogare la validità del green pass europeo fino al prossimo anno. Vediamo cosa significa.
Mentre in Italia si è entrati in una nuova fase di convivenza con il covid-19 con la decisione di mandare in soffitta dal 1° maggio il green pass e le mascherine in quasi tutti i luoghi, in Europa si registra ancora una certa riluttanza ad abbandonare le misure adottate durante la pandemia.
La Commissione per le libertà civili, afferente al Parlamento europeo, con 48 voti a favori ha infatti approvato la proroga del green pass europeo fino a giugno del prossimo anno. Una decisione presa per garantire la libera circolazione dei cittadini europei a prescindere dall’evoluzione della pandemia.
Vediamo quali ripercussioni può avere sui cittadini italiani questa decisione di prorogare il green pass europeo.
Via libera dell’Unione europea alla proroga del green pass europeo
La Commissione per le libertà civili, afferente al Parlamento europeo ha approvato la proroga del certificato sanitario Covid europeo fino al 30 giugno 2023. I voti favorevoli in commissione sono stati 48, 16 contrari e un astenuto.
Come si legge sul sito del Parlamento europeo la decisione è stata presa per consentire ai cittadini europei di muoversi liberamente a prescindere dall’evoluzione epidemiologica nei prossimi mesi.
La proposta era al vaglio della commissione già da inizio anno con la motivazione che non fosse determinabile l’impatto della pandemia d’ora in avanti. Si fa riferimento soprattutto al prossimo autunno-inverno quando il virus potrebbe tornare a circolare con estrema rapidità e aggressività.
Per evitare nuovi stop alla circolazione dei cittadini europei si è deciso in via precauzionale di prorogare la validità del green pass europeo.
Gli eurodeputati hanno comunque specificato che gli stati membri dovrebbero evitare nuove restrizioni a meno che non sia strettamente necessario.
Tra 6 mesi il provvedimento sarà in ogni modo riesaminato e se necessario proporzionato in base alla situazione epidemiologica.
A cosa serve il Green pass europeo
Il green pass europeo è stato introdotto a partire dal 1° luglio 2021 per facilitare gli spostamenti dei cittadini dell’Unione in tutti gli stati membri senza obbligo di quarantena o test.
Possono ottenere il green pass europeo:
- persone vaccinate;
- persone guarite dal covid;
- persone che si sono sottoposte a tampone con esito negativo.
La durata in genere è di un anno tranne per chi si sottopone a tampone che è di 48 ore.
A rilasciarlo sono le autorità nazionali in modo gratuito. Oltre a poter circolare nei territori dell’Ue senza obbligo di tampone o quarantena, con il green pass europeo si può partecipare anche ad eventi che hanno come requisiti il possesso di tale certificato.
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La proroga del green pass europeo che conseguenze avrà sui cittadini italiani? Sul territorio nazionale nessuna visto che il green pass nazionale è stato abolito dal 1° maggio e non servirà più per accedere in locali o eventi.
Diverso il discorso per chi deve recarsi all’estero. Qui ogni paese segue le sue regole: c’è chi come il Regno Unito ha eliminato ogni restrizione per chi entra nel paese, e c’è chi invece ha mantenuto ancora l’obbligo di green pass o tampone negativo per l’ingresso dall’estero.
Queste le regole per i principali paesi europei:
- Spagna: ingresso riservato a viaggiatori vaccinati, guariti dal covid o con tampone negativo. Il tutto dimostrabile tramite il green pass europeo;
- Francia: i viaggiatori vaccinati possono entrare nel paese senza limitazioni mentre i non vaccinati dovranno sottoporsi a tampone prima della partenza;
- Germania e Austria: regolamento analogo, si entra solo con green pass europeo.
Le regole potrebbero cambiare in vista dell’estate quando le restrizioni potrebbero essere ridotte per favorire lo spostamento turistico tra i paesi. Il consiglio prima di mettersi in viaggio è consultare il sito Viaggiare Sicuri della Farnesina per conoscere tutte le regole in vigore nel paese di destinazione.
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