Ancora tensioni commerciali tra USA e Unione europea: pronta una lista da $20 miliardi di dazi. I beni colpiti
Guerra commerciale in arrivo tra gli USA e l’Ue?
Le posizioni dei due blocchi si sono irrigidite nel corso delle ultime settimane, quando gli americani hanno contestato al Vecchio Continente i continui sussidi ad Airbus, la concorrente olandese di Boeing. In quell’occasione Trump ha minacciato l’introduzione di 11 miliardi di dazi sui beni di importazione europea.
Poi, circa una settimana dopo, è stata la Commissione europea a fare la sua mossa parlando di $20 miliardi di tariffe pronte a gravare su diverse categorie di beni acquistati negli USA.
Guerra commerciale USA-Ue: i settori a rischio dazi
Nella giornata di ieri la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica ufficiale che terminerà il prossimo 31 maggio e avrà come obiettivo quello di decidere se (e in che modo) imporre i citati dazi sui beni importati dagli Stati Uniti.
I settori minacciati dalle tariffe europee saranno stati molteplici:
- aeromobili;
- prodotti chimici;
- prodotti agroalimentari;
- nocciole;
- borse.
Questi ovviamente, sono solo alcuni dei beni che verranno interessati dalle eventuali tariffe dell’Unione europea. Come anticipato, infatti, i minacciati dazi avranno un valore complessivo di circa 20 miliardi di dollari.
Sull’argomento anche il Commissario Ue al commercio Cecilia Malmstroem che, citando la recente decisione del WTO su Boeing e i sussidi, ha ricordato come tutte le aziende europee dovrebbero competere correttamente ed equamente.
Poi, lasciando la porta aperta al dialogo con gli USA, ha aggiunto:
“Dobbiamo continuare a difendere un contesto in condizioni di parità per la nostra industria. Ma voglio essere chiara: noi non cerchiamo ritorsioni. Se da un lato abbiamo bisogno di essere pronti con contromisure, qualora non ci fossero alternative, credo ancora che il dialogo dovrebbe prevalere tra partner importanti quali l’Ue e gli USA.”
I negoziati commerciali tra i funzionari Ue e quelli USA potrebbero iniziare presto articolandosi in due parti: una inerente la riduzione delle tariffe sui beni industriali e l’altra riguardante la facilitazione delle misure con cui le imprese dimostrano l’aderenza agli standard normativi. Obiettivo? Evitare lo scoppio di un’altra guerra commerciale.
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