Guerra commerciale USA-Cina: la firma dell’accordo in Cile è in forse. Analizziamo i motivi che potrebbero far slittare l’intesa su dazi e importazioni agricole.
Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra commerciale USA-Cina non sono positivi. La firma dell’accordo prevista a margine del vertice APEC in Cile forse non ci sarà.
L’ottimismo diffuso all’inizio della settimana sulla possibilità di chiudere la fase 1 dell’intesa commerciale, sembra perdere terreno.
Perché? Le dichiarazioni di ieri di un funzionario dell’amministrazione statunitense hanno frenato l’entusiasmo espresso dallo stesso Donald Trump sulla firma dell’accordo a metà novembre.
Le parole ufficiali sono state prudenti e hanno ribadito che se l’intesa non verrà trovata in Cile non significa che non ci sarà. Il testo non sarebbe pronto, secondo le ultime notizie.
Guerra commerciale USA-Cina: firma accordo in forse. Tensioni su acquisti agricoli?
Dietro gli inconvenienti di natura tecnica sul ritardo nella stesura dell’accordo potrebbero nascondersi nuovi attriti proprio sul contenuto dell’intesa parziale.
La tregua stipulata nella fase 1 della guerra commerciale USA-Cina è focalizzata su due questioni chiave: l’acquisto cinese di prodotti agricoli statunitensi per un valore di circa 50 miliardi di dollari e l’impegno statunitense ad annullare i dazi sulle merci di Pechino previsti ad ottobre.
La notizia del possibile slittamento della tanto attesa firma di questa parte di accordo, che era stata annunciata per metà novembre con una certa enfasi, fa ipotizzare il sorgere di nuove tensioni.
Nello specifico, potrebbero essere emersi attriti proprio sull’accordo nel settore agricolo. Secondo voci di funzionari coinvolti nei negoziati, infatti, la richiesta del presidente Donald Trump sarebbe diventata un punto critico.
Gli Stati Uniti hanno ufficialmente dichiarato che la Cina potrebbe importare beni agricoli statunitensi per un valore doppio rispetto all’importo annuale precedente alla guerra commerciale.
L’intenzione di Pechino, però, sarebbe quella di impegnarsi in questi acquisti in base alle condizioni di mercato. Il timore cinese è che importare tali prodotti in grande quantità e in modo concentrato possa danneggiare il mercato e non rispondere ai reali bisogni della domanda interna. Un eccesso di offerta dei beni agricoli, infatti, avrebbe un impatto sui prezzi locali.
Inoltre, la diffusione della peste suina africana ha decimato le mandrie di maiali in Cina, battendo la domanda di soia, un prodotto chiave nel programma di importazioni dagli Stati Uniti.
In più, nelle ultime settimane, la Cina ha acquistato semi di soia dal Brasile, dopo che i prezzi statunitensi del legume sono aumentati.
A quando la firma della fase 1?
Lo slittamento della firma dell’accordo commerciale della fase 1, quindi, potrebbe riguardare proprio la questione del settore agricolo. Cina e USA stanno negoziando nuovi punti per riportare il clima alla distensione?
Per ora non ci sono notizie ufficiali che confermano disaccordi e ritardi. La questione della guerra commerciale, però, resta cruciale per i mercati a livello globale. E l’incertezza sulla firma dell’intesa nella fase 1 potrebbe avere ripercussioni negative.
Il mancato accordo entro metà novembre nell’ambito del vertice in Cile non è, al momento, una buona notizia.
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