La guerra in Ucraina è alle ultime battute? È presto per dirlo, ma la controffensiva ucraina ha avuto conseguenze in Russia. Ecco quali.
La propaganda russa a favore della guerra si sta rivoltando contro lo stesso Vladimir Putin. Fin dall’inizio del conflitto in Ucraina, gli esperti di politica russa e i commentatori hanno fatto notare quanto questa guerra fosse voluta prima di tutto dagli apparati più nazionalisti e militaristi della Russia. Correnti che lo stesso Putin deve saper navigare per non affogare.
La sconfitta del esercito russo in seguito alla controffensiva Ucraina ha dato modo alle personalità politiche, agli oligarchi e alla TV di Stato di iniziare a lamentarsi. Si inizia a parlare di «sconfitta», di «precipitosa ritirata» e a Putin viene rimproverato di non aver agito con più forza. Tra i diversi commenti in seguito alla controffensiva Ucraina si possono leggere alcune verità nascoste, come per esempio quella dell’ex deputato Boris Nadezhdin che ha detto espressamente :«è impossibile sconfiggere l’Ucraina usando le attuali risorse».
Come scrive Il Post «queste critiche e ammesse difficoltà sono un serio problema per Putin», perché per legittimare il proprio potere politico il leader russo ha costruito un’immagine di sé imbattibile. La fine della guerra potrebbe essere su carta piuttosto vicina, ma nella realtà è ancora difficile immaginare una conclusione. Infatti la Russia domina ancora su circa 1/5 del territorio ucraino e per quanto la vittoria dell’Ucraina non sia più così tanto remota, la Russia possiede ancora le risorse militari per invertire le sconfitte in riconquiste, come è accaduto in queste ore.
Che significato ha la controffensiva ucraina sulla guerra
A detta di molti la controffensiva ucraina apre a una “terza fase del conflitto”, quella della riconquista e, non me ne importante, della speranza. All’alba dell’operazione di liberazione del fronte nord-occidentale c’è già chi parla di una possibile vittoria ucraina. Intanto i russi si ritirano e lasciano dietro di loro le stesse immagini e gli stessi racconti di Bucha, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
La guerra però non è finita e non finirà a breve. Secondo il presidente americano Joe Biden, per quanto gli ucraini abbiano fatto progressi significativi, sarà un lungo cammino quello verso la pace o la fine del conflitto in senso più ampio.
La controffensiva ucraina ha avuto un forte effetto soprattutto in Russia dove Putin deve controllare l’alzata di critiche contro il sistema finora utilizzato per procedere nella cosiddetta “operazione speciale”. Sembra però che, in seguito alla controffensiva ucraina, alcuni funzionari russi abbiano contattato Kyiv per tentare una mossa di negoziazione. Questa mossa potrebbe in realtà essere un tentativo di bloccare l’avanzata Ucraina e nel frattempo riorganizzarsi per contrattaccare, ma potrebbe anche avere conseguenze interne sull’opinione pubblica russa.
Guerra e controffensiva: gli aggiornamenti delle ultime ore
Mentre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen usa parole dure nei confronti di Putin in un discorso teso, ambizioso e senza sconti nel quale definisce la guerra della Russia una guerra contro l’energia, l’economia e i valori della democrazia europea, la propaganda russa tenta di frenare le critiche dopo l’offensiva dell’Ucraina.
Il portavoce del ministro della Difesa russo Igor Konashenkov, in conferenza stampa, ha dichiarato che Mosca sta continuando ad attaccare pesantemente le unità e le riserve delle forze armate ucraine in tutti i settori. Questo mentre l’agenzia di stampa russa Tass dichiara che 20.000 cittadini della regione di Kharkiv stanno fuggendo in direzione della Russia per scappare dal regime di Kyiv. Una notizia che potrebbe essere confermata dalla preparazione di una legge che punisce chi prende il passaporto russo o ne fa richiesta nei territori temporaneamente occupati.
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