C’è davvero il rischio di una guerra in Europa? Oggi un vertice UE d’emergenza

Flavia Provenzani

6 Marzo 2025 - 12:50

Una guerra che coinvolga attivamente l’Italia e il resto dell’UE è ormai inevitabile? Oggi un Consiglio europeo di emergenza. Intanto gli USA abbandonano l’Ucraina.

C’è davvero il rischio di una guerra in Europa? Oggi un vertice UE d’emergenza

Lo spettro della guerra assume contorni sempre più definiti. Oggi i leader dei 27 Paesi dell’UE si incontrano a Bruxelles per un Consiglio europeo straordinario. In ballo c’è il futuro del continente.

Gli Stati Uniti ritirano il loro sostegno alla sicurezza in territorio europeo e il presidente Donald Trump chiede a Kiev di cedere alla Russia. Ora l’Unione Europea deve trovare il modo per finanziare non solo la difesa di Kiev ma anche il riarmo interno.

Potremmo presto arrivare ad un punto di svolta nella storia europea: una difesa comunitaria.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen martedì ha presentato un piano volto ad aumentare la spesa militare di 800 miliardi di euro nei prossimi anni. Ma la strada appare tutta in salita.

In occasione del Consiglio odierno i 27 leader UE sono chiamati a valutare la proposta von der Leyen. Il faro è puntato soprattutto su Italia e Spagna, appesantiti da un rapporto debito/PIL rispettivamente del 139,1% e 107,7%, che potrebbero chiedere ancora più soldi. La Germania potrebbe sostenerci. Berlino ha appena riscritto le regole del debito nazionale per consentire il finanziamento di un mega piano di riarmo.

Ma trovare le centinaia di miliardi di euro necessarie sarà assai complicato.

La guerra è vicina?

Il possibile ritiro delle forze armate statunitensi dal continente europeo e la prospettiva che l’amministrazione Trump possa non solo essere smettere di contribuire alla sua sicurezza, ma possa diventare addirittura ostile, sta ridisegnando radicalmente le prospettive dell’Unione Europa.

La crisi ad est del continente si acuisce, mentre si sgretola l’alleanza con gli Stati Uniti, da quasi 80 anni un pilastro fondamentale della sicurezza europea. C’è una possibilità concreta che gli Stati europei si trovino ad affrontare la Russia sul campo di battaglia senza il supporto americano.

I leader dei Paesi UE devono valutare attentamente come scoraggiare una Russia revisionista che potrebbe presto essere ricompensata per le sue ambizioni imperiali in Ucraina.

Per contrastare Mosca gli Stati europei hanno bisogno di capacità militari tali da respingere un attacco russo o imporre costi inaccettabili di tutta risposta.

Ma il potenziamento militare dell’Europa è ancora in corso, è un processo lento. Solo l’ok alla proposta di aumento della spesa per la difesa pari a 850 miliardi di dollari potrebbe segnare un cambio di passo, se pienamente attuata.

La capacità di produzione dedicata alla difesa è tutt’ora insufficiente, tale da indebolire sia la capacità di riarmo dell’Ucraina sia dell’Europa stessa. Se è vero che la maggior parte degli Stati europei ora riconosce che gli investimenti nella difesa non sono più facoltativi, permangono delle disparità a dir poco significative.

Per Putin l’UE è solo un bluff

Ma l’UE ha anche un problema di risolutezza. La capacità in sé non vale nulla se l’avversario dubita della nostra volontà di usarla. Ed è qui che risiede la debolezza principale dell’Europa.

La Russia da tempo dimostra di essere disposta ad assumersi rischi pesanti pur di raggiungere i suoi obiettivi militari e politici, ed è capace di sopportare anche la peggiore delle crisi sociali nella strada verso la vittoria.

Al contrario, i leader europei sono accomunati da una forte avversione al rischio e da un’intolleranza al dolore.

E allora come può il Cremlino credere che la determinazione europea reggerebbe in uno scontro diretto tra Russia e NATO? Certo, l’attacco a un membro della NATO ci porrebbe senza dubbio in uno scenario diverso, in cui la determinazione europea potrebbe essere più forte, ma i rischi diretti che deriverebbero sarebbero ancor peggiori. Un’escalation nucleare sarebbe una possibilità concreta e immediata.

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