Dopo la Conferenza di Monaco, l’Europa prepara un vertice straordinario per rilanciare l’industria militare e produrre più munizioni per sostenere Kiev. Scambio di accuse tra Cina e USA.
«Zelensky e l’Ucraina non hanno abbastanza munizioni ma hanno abbastanza motivazione. Devono essere riforniti meglio. Questa guerra avviene sul territorio europeo e ha conseguenze per la nostra sicurezza». Così l’Alto rappresentante per gli Affari Esteri dell’Ue, Josep Borrell alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco di Baviera.
Se l’Europa vuole sostenere militarmente l’Ucraina deve essere all’altezza delle sue ambizioni, e questo significa in primo luogo dotarsi di un equipaggiamento sufficiente, a partire dalle munizioni che scarseggiano.
Emmanuel Macron aveva già parlato esplicitamente a giugno di “economia di guerra”: «La Francia è entrata in un’economia di guerra per cui credo, dovremo organizzarci in modo duraturo». «Questo significa anche un’economia in cui dovremo andare più veloci, riflettere in modo diverso», aveva avvertito il presidente francese, aggiungendo che questo cambio di passo servirà anche a «poter ricostituire più rapidamente ciò che è indispensabile per le nostre forze armate, per i nostri alleati, per tutti coloro che vogliamo aiutare". [...]
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