Mentre Israele sta preparando il sua attacco a Gaza contro Hamas, aumentano i timori di una entrata in guerra dell’Iran: Usa in allarme, le conseguenze sarebbero catastrofiche.
Ci sarà una guerra tra Israele e Iran? Un incubo più che una domanda, visto che un eventuale scontro militare diretto tra i due Paesi potrebbe generare un conflitto di portata mondiale senza dimenticare l’incubo atomico.
Sabato 7 ottobre Hamas ha lanciato un attacco senza precedenti a Israele, che ha risposto dichiarando lo stato di guerra e bersagliando la striscia di Gaza con alcune zone letteralmente rase al suolo: il bilancio momentaneo parla di 1.400 morti israeliani e 2.600 palestinesi che però avrebbero un migliaio di dispersi sotto le macerie.
Per le modalità dell’attacco sferrato da Hamas, subito è stato puntato il dito contro l’Iran accusato di essere il deus ex machina dell’operazione ma, al momento, non sono stati trovati dei riscontri a riguardo.
Da giorni Israele ha ammassato le proprie truppe lungo i confini della striscia di Gaza preparando una offensiva via terra per risolvere, una volta per tutte, la questione Hamas. Viste le pressioni internazionali e le minacce dei Paesi arabi, gli israeliani stanno ritardando l’operazione per evacuare più civili possibile: sarebbero oltre 600.000 i palestinesi che nelle scorse ore avrebbero abbandonato il territorio pronto a essere invaso.
Nonostante questo rallentamento, i timori di un allargamento della guerra anche all’Iran si stanno facendo sempre più concreti, mentre a Nord si sono intensificati gli scontri tra Israele e Libano ; inoltre, nei giorni scorsi, gli israeliani hanno bombardato gli aeroporti di Damasco e Aleppo in risposta ad alcuni razzi lanciati dalla Siria.
Considerando anche il conflitto in Ucraina che va avanti da 600 giorni e che vede impegnata una superpotenza come la Russia, in virtù anche delle ultime notizie che arrivano dagli Stati Uniti tutto farebbe pensare a un possibile imminente scoppio di una guerra mondiale.
Perché rischiamo una guerra Israele-Iran
Quando Benjamin Netanyahu darà l’ordine, l’esercito israeliano entrerà nella striscia di Gaza al grido di “ogni membro di Hamas è un uomo morto”; il timore di tutti però è che alla fine questa operazione possa essere una carneficina anche di civili.
“Se l’apartheid, i crimini di guerra di Israele e il genocidio non vengono fermati immediatamente - ha twittato la missione dell’Iran presso le Nazioni Unite -, la situazione potrebbe finire fuori controllo e provocare conseguenze di vasta portata, la cui responsabilità ricade sulle Nazioni Unite, sul Consiglio di Sicurezza e sugli stati che stanno portando il Consiglio verso un vicolo cieco”.
Una presa di posizione chiara questa dell’Iran, che è arrivata poco prima che a Teheran l’alto funzionario dell’Intelligence Mohammad Akiki rimanesse gravemente ferito a seguito di un attentato: in questo caso, tutti i sospetti sarebbero rivolti invece verso l’intelligence israeliana.
Nelle stesse ore, il Wall Street Journal ha dato notizia che il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica iraniana avrebbe mosso alcuni dei suoi membri di stanza in Siria verso il confine israeliano; sempre negli Usa il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan è stato ancora più diretto: “ Non possiamo escludere che l’Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci per ogni possibile imprevisto ”.
A riprova dei timori della Casa Bianca per un coinvolgimento dell’Iran in questa guerra, c’è il fatto che gli Usa stanno inviando una seconda portaerei nel Mediterraneo orientale dopo la Ford come “deterrenza contro azioni ostili nei confronti di Israele”.
Le conseguenze di una guerra Israele-Iran
Se i timori di Washington dovessero rivelarsi fondati e se davvero a breve potremmo assistere a una guerra tra Iran e Israele, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche se non apocalittiche.
A voler essere veniali, la prima conseguenza sarebbe una impennata del prezzo di petrolio e gas visto che l’intero Medio Oriente piomberebbe nel caos: il caro bollette e il caro carburante potrebbero assestare il colpo di grazia al nostro Pil già ampiamente ridimensionato rispetto alle previsioni di qualche mese fa.
L’inflazione però diventerebbe un problema secondario se gli Usa dovessero accorrere in aiuto dell’amico Israele; una guerra anche degli Stati Uniti contro l’Iran a quel punto potrebbe smuovere gli amici di Teheran, ovvero Russia, Cina - Pechino nelle scorse ore ha ammonito di come Israele stia andando “oltre l’autodifesa” - e Corea del Nord.
Con sempre aperto il fronte ucraino, ci ritroveremmo con cinque potenze nucleari - Usa, Russia, Cina, Israele e Corea del Nord, l’Iran invece non avrebbe tali armi nonostante abbia ripreso il suo programma di arricchimento dell’uranio - in guerra tra di loro, con l’Italia che potrebbe essere chiamata a fare la sua parte in caso di un coinvolgimento di tutta la Nato.
Forse non ci rendiamo bene conto dei rischi che il mondo intero starebbe correndo se la diplomazia, il più presto possibile, non dovese avere il sopravvento rispetto alle armi.
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