Una guerra tra Israele e Libano appare sempre più vicina: un conflitto del genere metterebbe a rischio anche l’Italia e i nostri militari, cosa sta succedendo?
Da quando è iniziata la guerra in Terra Santa una cosa è stata ben chiara fin da subito: questa volta Israele ha intenzione di andare fino in fondo, con l’obiettivo che è quello di poter continuare a esistere senza che la propria sicurezza sia minacciata.
Stando a questo principio, la guerra in corso non finirà quando avrà termine l’operazione militare nella striscia di Gaza, ma nel momento in cui Israele non dovrà più temere gli altri due grandi nemici: Hezbollah e Iran.
Ecco spiegato perché in Occidente siano tutti come rassegnati all’apertura di un nuovo fronte, con un’imminente guerra tra Israele e Libano - ovvero Hezbollah - che appare essere come inevitabile.
“Questo weekend - ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri, Josep Borrell -, è stato tra i più sanguinosi dall’inizio del conflitto e il rischio di un contagio nel sud del Libano è ogni giorno sempre più grande”.
Nelle scorse ore il Canada ha esortato i suoi cittadini ad abbandonare il Libano, mentre gli Stati Uniti hanno dichiarato che non sarebbero in grado di fermare Israele nel caso di un attacco contro Hezbollah.
Una guerra tra Israele ed Hezbollah così sembrerebbe essere tristemente imminente, con un’escalation del genere che sarebbe un grande problema anche per l’Italia.
Guerra Israele-Libano: i rischi per l’Italia
Un allargamento della guerra tra Israele e Hamas anche al Libano potrebbe rappresentare la pistola di Sarajevo di un conflitto regionale che, a mo’ effetto domino, rischierebbe di contagiare tutto il Medio Oriente e non solo.
Per prima cosa bisogna sottolineare che l’esercito e le armi a disposizione di Hezbollah non sono paragonabili a quelli di Hamas: fanno paura soprattutto i 150.000 missili - tra cui anche i Fateh-110 - che sarebbero a disposizione dei miliziani libanesi.
Per Israele quella con Hezbollah potrebbe essere di conseguenza una guerra totale, con il serio rischio di un allargamento anche a Iran e Stati Uniti, due potenze da tempo pronte a intervenire a sostegno dei rispettivi alleati.
Una guerra del genere porterebbe diversi rischi per l’Italia. Per prima cosa in Libano operano 1.300 soldati italiani impegnati nella missione Unifil proprio nella zona di confine con Israele.
L’Italia così rischierebbe di essere coinvolta direttamente in una guerra in Libano, senza contare i riflessi - negativi, ca va sans dire - economici che ci sarebbero per il nostro Paese nel caso di un conflitto del genere.
I dati del 2022 indicano l’Italia come il quarto partner commerciale del Libano dopo Cina, Turchia e Grecia, con una quota di mercato superiore al miliardo di dollari. Una guerra a ridosso del Mediterraneo inoltre porterebbe a uno shock per quanto riguarda il prezzo delle materie prime.
Uno scenario lose-lose per il nostro Paese, ma anche in questo caso la diplomazia occidentale sembrerebbe essere incapace di fermare questa escalation.
© RIPRODUZIONE RISERVATA