I 10 Paesi migliori dove creare una startup di IA. C’è anche l’Italia?

Violetta Silvestri

5 Ottobre 2024 - 11:08

Quali sono i Paesi migliori per avviare una startup di IA? La classifica dei 10 Stati più attraenti per l’Intelligenza Artificiale, quanta Europa c’è? E l’Italia?

I 10 Paesi migliori dove creare una startup di IA. C’è anche l’Italia?

Quali sono i Paesi migliori e più attrattivi per creare una startup di Intelligenza Artificiale?

La classifica dei 10 Stati con maggiori opportunità di sviluppo per i sistemi IA è uno spunto interessante per capire quali nazioni nel mondo stanno investendo con più successo in quello che è diventato un settore promettente e cruciale, anche per determinare la posizione di potenza delle nazioni.

La tecnologia di Intelligenza Artificiale generativa, che genera nuovi testi o video e consente uno sviluppo più rapido dei prodotti, è innegabilmente un mercato in forte espansione. A livello globale, è stata valutata oltre 130 miliardi di euro nel 2023.

L’ultimo rapporto della Stanford University ha rilevato che la maggior parte degli investimenti privati, 62,5 miliardi di euro, ha avuto luogo negli Stati Uniti nel 2023, seguiti dalla Cina (7,3 miliardi di euro). Sia l’Ue che il Regno Unito hanno registrato investimenti per un valore di 9 miliardi di euro.

Lo scorso anno, il numero di nuove aziende IA è cresciuto a livello mondiale di oltre il 40%. Quali sono i Paesi con maggiore attrattiva per questo settore? Di seguito la classifica dei 10 Stati migliori dove creare una startup di Intelligenza Artificiale.

Intelligenza Artificiale: i 10 Paesi più promettenti per una startup

Si prevede che il mercato globale dell’IA generativa crescerà del 30-40% ogni anno e per questo c’è una forte competizione per attrarre nuove attività.

Gli Usa si aggiudicano il titolo di miglior Paese in cui avviare un’attività di intelligenza artificiale, vantando il numero più elevato di nuove aziende IA finanziate. La classifica è il risultato del rapporto di AIPRM, strumento di gestione dei prompt di intelligenza artificiale.

Dei 14 Paesi analizzati, 6 sono europei. Il report ha classificato gli Stati migliori per creare una startup di intelligenza artificiale in base a fattori quali il numero di aziende IA appena finanziate, l’investimento privato totale, la ricerca e sviluppo (R&S), i finanziamenti per le startup e la crescita dei ricavi. (I dati utilizzati per questo studio sono stati tratti dal rapporto di Stanford sull’intelligenza artificiale e dallo studio di Deloitte sull’argomento, tra gli altri.)

Singapore ha ottenuto il secondo miglior punteggio, seguito dalla Svezia, con una crescita eccezionale del fatturato del 1.127%. Ecco la classifica dei 10 Paesi migliori per creare una startup, stilata in base al punteggio finale calcolato sommando i vari fattori considerati:

Paese Numero di nuove imprese IA da 2013 a 2023 Investimenti privati totali in IA Punteggio finale /100
Stati Uniti 5.509 $335.2 miliardi 85,97
Singapore 193 $6.3 miliardi 84,36
Svezia 94 $2,8 miliardi 84,07
Svizzera 123 $3,3 miliardi 82,74
Cina 1.446 $103,7 miliardi 80,09
Germania 319 $7,3 miliardi 75,62
Spagna 94 $3,2 miliardi 75,35
Giappone 333 $8,3 miliardi 71,75
Francia 391 $10.4 miliardi 68,58
India 338 $9,9 miliardi 67,27
Regno Unito 727 $22.25 miliardi 66,38
Canada 397 $10.56 miliardi 64,84
Corea del Sud 189 $4,81 miliardi 60,55
Australia 147 $3,4 miliardi 50,57

L’ambiente aziendale favorevole ha spinto la Svizzera, che si è piazzata al quarto posto a livello mondiale. Anche la Germania ha ottenuto un punteggio elevato, ma sembra comunque avere un ambiente aziendale e una finanza meno favorevoli alle startup rispetto alla Svizzera, lasciando l’economia più forte d’Europa al sesto posto.

La Spagna ha ottenuto ottime valutazioni per il suo ambiente imprenditoriale e per la finanza rivolta alle startup, piazzandosi più in alto rispetto a Germania e Francia.

La nazione francese vanta un investimento totale privato in IA di 9,42 miliardi di euro e ospita il numero più elevato di aziende di IA di recente finanziamento nell’Ue. La classifica, come si nota, non include l’Italia, evidentemente molto indietro nello sviluppo del settore.

Christoph C. Cemper, fondatore di AIPRM che ha elaborato il rapporto, ha sottolineato che avviare un’attività nel campo dell’Intelligenza Artificiale richiede una sempre maggiore competitività, poiché il settore continua a svilupparsi e crescere a un ritmo rapido.

L’IA può generare miliardi di Pil in Europa, ecco come

Secondo la società di consulenza gestionale globale McKinsey & Company, l’IA generativa potrebbe aggiungere 521 miliardi di euro all’economia europea. Ciò equivale a circa un decimo del PIL tedesco.

Nel mercato della creazione, l’Europa è leader solo in uno degli otto segmenti, le apparecchiature per semiconduttori IA. Il continente ha una quota di mercato inferiore al 5% nelle materie prime, nella progettazione di semiconduttori, nella produzione di semiconduttori e nell’infrastruttura cloud e nei supercomputer, secondo il rapporto McKinsey.

Per sostenere gli investimenti, nel gennaio 2024 la Commissione europea ha lanciato un pacchetto di misure in materia di IA per supportare le startup e le PMI che operano nel campo dell’intelligenza artificiale.

L’Europa dovrebbe incrementare ulteriormente gli investimenti, ad esempio nelle applicazioni dell’IA per i settori sanitario e della difesa, e di sostenere programmi mirati alla riqualificazione della forza lavoro e al mantenimento dei talenti.

Un altro elemento chiave è raggiungere prezzi energetici competitivi. Si prevede che l’Intelligenza Artificiale accelererà la domanda di energia dei data center, che potrebbe raggiungere il 5% del consumo totale di elettricità entro la fine di questo decennio. E la sicurezza energetica è un punto ancora piuttosto debole per l’Ue.

La strada da percorrere per essere competitivi nell’IA in Europa è lunga. Nella classifica dei 10 Paesi migliori dove creare una startup di Intelligenza Artificiale degli Stati europei ci sono, ma hanno bisogno di maggiore spinta per colmare evidenti divari con gli Usa in primis.

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