Quali sono i migliori ristoranti stellati Michelin in Italia? La guida del 2025 ha riconosciuto 14 eccellenze sul nostro territorio con la tripla stella.
Nel 2025 sono 14 i migliori ristoranti stellati Michelin in Italia.
La celebre guida che esalta l’eccellenza culinaria del nostro Paese, elencando ogni anno i posti più rinomati e prestigiosi dove provare prelibatezze enogastronomiche, ha aggiornato la sua speciale classifica.
L’elenco comprende una new entry rispetto allo scorso anno, confermando gli altri 13 posti già evidenziati per la maestria culinaria. Le stelle Michelin, assegnate da una a tre, sono la bussola della qualità per la ristorazione. La guida è in costante aggiornamento, grazie a una squadra d’ispettori esperti che girano nei ristoranti per testarne il valore.
Una stella indica una cucina originale e di grande qualità, due un locale dove la cucina è eccellente ed evocativa, tre stelle sono riservate alla maestria eccezionale, elevata a vera e propria arte.
La guida Michelin del 2025 ha segnalato 341 ristoranti con una stella, 38 con due stelle, 14 con tre e 69 con la Stella Verde (conferita per la cucina sostenibile). Di seguito i migliori ristoranti tri-stellati in Italia.
1. Villa Crespi Orta San Giulio (No)
Il ristorante propone la prelibata cucina del celebre e pluripremiato chef Antonio Cannavacciulo, servita in una location da favola che rimane impressa nei ricordi dei commensali.
Sono 4 le sale a disposizione dei clienti, tutte raffinate ed eleganti, nelle quali si viene serviti con la massima attenzione e cura dei dettagli. Lo chef Cannavacciulo propone itinerari enogastronomici che esaltano i sapori autentici di due territori straordinari e di eccellenze culinarie: il Piemonte e la Campania.
Due prelibati percorsi del gusto sono a scelta dei commensali. Al prezzo di 280 euro a persona, si possono assaporare 7 pietanze dall’antipasto al dessert a base di pesce. L’itinerario da 300 euro a persone propone 9 portate miste di carne e pesce. I menu degustazione sono accompagnati da vini selezionati.
2. Piazza Duomo ad Alba (Cn)
La cucina creativa e all’avanguardia dello chef padrone di casa, Enrico Crippa, fa del ristorante Piazza Duomo una meta ideale per palati che hanno bisogno di essere affascinati. In questo ristorante dal clima raccolto si può incontrare una vera celebrazione della cucina delle Langhe.
Fiore all’occhiello dello chef è il suo orto biodinamico. Erbette, fiori, frutti e verdure, rigorosamente appena colti, si esibiscono in questo atelier gastronomico sempre come attori protagonisti. Il prezzo oscilla tra i 200 ai 290 euro a persona.
Le proposte di menu sono varie: Barolo, Seasonal Things, Il Viaggio, Art Bites, Tartufo Bianco d’Alba.
3. Da Vittorio a Brusaporto (Bg)
Opulenza gastronomica in un contesto dall’ospitalità familiare. Da Vittorio, tra le colline bergamasche, si respira un clima elegante e spontaneo. L’atmosfera fa da sfondo alle creazioni degli chef Chicco e Bobo, che strizzano l’occhio all’innovazione a tavola, senza dimenticare la tradizione.
Si tratta del ristorante per chi cerca piatti dai sapori pieni e ricchi, eseguiti con grande maestria e tecnica. Dal primo al dolce è tutta un’esplosione di gusto e scenografia. I menu proposti hanno un prezzo che varia dai 460 euro a persona ai 300 euro a persona, con la possibilità di scegliere itinerari di gusto al tartufo o a base di pesce e crostacei.
4. Le Calandre a Rubano (Pd)
La cucina de Le Calandre si fa ricordare per i suoi grandi equilibri e la capacità di coniugare sapori antichi con gusto moderno, in un’armonia che la rende unica e irripetibile. In cucina ci sono i tre fratelli Alajmo di cui il più piccolo, Massimiliano, è anche il più giovane chef tri-stellato d’Europa.
Sui tavoli “nudi” del ristorante anche lo spazio della tovaglia è riservato ai piatti, con illuminazione ad hoc. Le pietanze, talvolta realizzate con un singolo ingrediente, puntano a stupire e divertire sia gli occhi sia il palato. Dai 135 ai 225 euro a persona circa.
5. Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (Mn)
In un paesello sperduto tra i campi del parco dell’Oglio, si trova il ristorante Dal Pescatore della famiglia Santini. Più che un semplice luogo dove mangiare bene è una destinazione, che affianca alla cucina d’eccellenza anche la piacevolezza del contesto, tra salotti e giardini che sembrano quasi incantati.
Dai 120 ai 250 euro a commensale per un percorso tra piatti ispirati alla campagna e alle tradizioni di casa, ma eseguiti con l’esperienza di tre generazioni di chef.
6. Osteria Francescana a Modena
Il celebre chef Massimo Bottura non ha bisogno di presentazioni ed è osannato anche a livello internazionale. I suoi piatti sono quelli della tradizione, dalla pasta fresca allo zampone, dai tortellini di cappone al bollito, accompagnati magari da un bel bicchiere di Lambrusco.
L’attenzione maniacale alle preparazioni trasforma l’Osteria Francescana in un tempio della memoria, ma senza nostalgia, piuttosto con uno sguardo rivolto al futuro. Entra di default tra i migliori ristoranti con stelle Michelin in Italia.
Si spendono dai 220 fino ai 500 euro per il suo menu in continua evoluzione. Un particolare da non dimenticare, si può prenotare online un solo giorno al mese!
7. Enoteca Pinchiorri a Firenze
Tra i migliori ristoranti con stelle Michelin in Italia, non poteva mancare anche l’Enoteca Pinchiorri, il cui prestigio è storico. Da decenni Pinchiorri rappresenta il lusso e l’alta ristorazione nostrana, con le sue sale che hanno un fascino quasi museale.
Offre una delle più importanti carte dei vini al mondo, per accompagnare patti dal gusto toscano, italiano e anche internazionale, serviti in porzioni generose. Il filo conduttore: ingredienti pregiati, inventiva originale e tecniche contemporanee.
Le proposte spaziano da itinerari alla scoperta di sapori scelti dallo chef alle pietanze alla carta.
Il prezzo varia in media da 205 a 355 euro a testa, a meno che non abbiate voglia di stappare una bottiglia proprio stellare.
8. La Pergola a Roma
La Pergola è il ristorante per chi cerca i sapori mediterranei e una vista mozzafiato della Città Eterna. Sospeso sul suo rooftop, lo chef Heinz Beck può vedere la cupola di San Pietro e sfoga la sua creatività con grande rispetto per le materie prime, dando vita a ricette che sposano la leggerezza italiana e la meticolosità tedesca.
Non manca una cantina, enorme e ricca di etichette esclusive, a completare l’offerta per palati davvero fini. Da provare i famosi “fagottelli”. Si spendono dai 150 ai 260 euro a testa, in media.
9. Reale a Castel di Sangro (Aq)
La passione sfrentata per i sapori di mare e terra hanno spinto lo chef padrone di casa, Niko Romito, a raggiungere le vette da autodidatta. Reale è un ristorante incastonato in un ex monastero cinquecentesco e i tratti distintivi della sua cucina sono il minimalismo e la purezza dei sapori, sganciati da qualsiasi surplus scenografico.
Uno stile d’ispirazione nipponica diventato punto di riferimento della cucina contemporanea italiana. Con una carta da 45 portate, propone classici e novità, il conto medio oscilla da 100 a 210 euro a persona.
10. Mauro Uliassi a Senigallia (An)
Uliassi è il cognome dei founder Mauro e Catia. I due fratelli servono le proprie creazioni accompagnate dal rumore del mare, nel loro ristorante situato tra il porto e la spiaggia.
Si tratta di una destinazione imperdibile per chi è alla ricerca di estro ed elaborazioni sofisticate, intervallate da classici senza tempo, che spaziano dal pesce alla selvaggina. Il legame con le Marche è forte nei piatti, si spendono dai 120 ai 190 euro a commensale circa.
11. Enrico Bartolini al Mudec a Milano
Al terzo piano del MUDEC, il Museo delle Culture di Milano, l’originalità della location di questo ristorante si mixa con un gusto contemporaneo e raffinato.
Enrico Bartolini è uno chef fantasioso, che fonda la sua cucina sulla ricerca e sulla sperimentazione. All’apparenza il menu sembra sobrio, ma al palato scatena un tripudio di sensazioni, anche quando il protagonista è un solo ingrediente. Dai 115 ai 300 euro lo scontrino medio.
12. Norbert Niederkofler, Atelier Moessmer – Brunico (Bz)
“Cook the mountain” è la frase che sintetizza la filosofia dello chef Norbert Niederkofler, ideatore di questa location di montagna, raffinata e autentica. Nei suoi menu propone il meglio delle materie prime culinarie montanare, alla riscoperta anche di frutti e verdure genuine ma dimenticate dal tempo.
La location è affascinante tanto quanto la dedizione culinaria dello chef. Il ristorante, infatti, si trova all’interno della villa padronale della fabbrica tessile Moessmer. Il menu degustazione è servito in un vero e proprio itinerario del gusto che attraversa le diverse stanze del ristorante. La tartare di coregone o gli gnocchi di rapa rossa sono piatti storici del locale, tutti da assaporare.
13. Fabrizio Mellino, Quattro Passi di Nerano (Na)
Il ristorante è un gioiello della famiglia Melillo, che dal 1983 viene custodito come un vero tesoro prezioso, per chi occhi e per il palato. Costiera Amalfitana, baia di Nerano, Penisola Sorrentina sono gli ingredienti che non mancano mai nei piatti proposti alla clientela. Profumi, colori e sapori di questi luoghi meravigliosi e invidiati da tutto il mondo trasformano l’esperienza al ristorante in un percorso di benessere per ogni senso.
Il menu proposto a 280 euro a persona è un viaggio nei più prelibati sapori del mare, mentre chi opta per le pietanze a la carte è certo di poter sempre scegliere tra pesce fresco, primi piatti raffinati e genuini e carne prelibata.
I dessert, poi, sono un’incredibile trionfo di dolcezza e fantasia.
14. Giancarlo Perbellini, Casa Perbellini 12 Apostoli a Verona
A Verona, il locale offre la possibilità di essere protagonisti di percorsi gastronomici esclusivi in sale eleganti ed affrescate. La location raffinata e dal “sapore” storico è la cornice ideale per provare le specialità di chef Giancarlo Perbellini.
Sono tre gli itinerari di degustazione proposti: Io e Silvia, dedicato alla moglie e al sogno condiviso di una nuova Casa per gli ospiti; “Io e Giorgio, in omaggio a Giorgio Gioco, che racchiude alcune tra le creazioni più celebri di Giancarlo Perbellini”; “il menù L’Essenza, vegetariano, senza glutine, latticini, pesce e carne.”
Una esclusiva cantinetta di vini racchiude bottiglie di eccezionale rarità.
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