Russia e Iran intensificano i rapporti commerciali e non solo: da nemici del mondo ad alleati per non soccombere alle dure sanzioni. Cosa significa la vicinanza dei due Paesi e perché è una minaccia?
Russia-Iran: si rafforzano i legami tra le due nazioni più osservate al mondo per le loro azioni aggressive che stanno sconvolgendo equilibri globali e relazioni geopolitiche.
Isolati da sanzioni Usa ed europee, i due Paesi sono sempre più vicini. L’ultima novità racconta che Mosca sta rafforzando il commercio con l’Iran, nel tentativo reciproco di rilanciare le economie bloccate da ritorsioni rilevanti.
Il vice primo ministro Alexander Novak, che copresiede la commissione intergovernativa da parte della Russia e sovrintende agli affari energetici della nazione, è in visita a Teheran mentre entrambe le nazioni cercano di galvanizzare i legami economici.
Naturalmente, in agenda non c’è solo la prospettiva di maggiori scambi, con petrolio e gas in primo piano. Nucleare e appoggi militari sono i veri protagonisti.
L’asse Russia-Iran, in continuo rafforzamento, può tradursi in una nuova minaccia per il mondo.
Russia e Iran: i nemici del mondo rafforzano i legami
Il russo Alexander Novak, dopo l’incontro a Teheran ha espresso così l’entusiasmo sui colloqui iraniani:
“Abbiamo concordato di accelerare la preparazione degli accordi su una zona di libero scambio e discusso in dettaglio la cooperazione nell’area nucleare. Sono stati discussi anche gli scambi di forniture di petrolio e gas e l’aumento degli investimenti congiunti in progetti di idrocarburi.”
Gli alti funzionari hanno fissato obiettivi ancora più ambiziosi. L’Iran e la Russia hanno in programma di aumentare il commercio a 40 miliardi di dollari all’anno entro il 2025, ha affermato il ministro del petrolio iraniano Javad Owji, che co-presiede la commissione da parte iraniana, secondo l’agenzia di stampa statale della Repubblica islamica. Il commercio bilaterale sarà condotto nelle valute dei Paesi.
Da evidenziare che il commercio tra le nazioni è aumentato dell’81% a un record di 3,3 miliardi di dollari nel 2021, ma il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha spinto affinché il valore cresca ancora.
I due Paesi si trovano in una situazione simile. Le industrie energetiche di entrambi gli Stati sono sanzionate dagli Stati Uniti, in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin e in seguito al ritiro dell’America dall’accordo nucleare iraniano del 2015.
Per questo il legame più stretto tra i due è celebrato con entusiasmo: “Siamo sulla buona strada per aumentare la cooperazione commerciale, economica, logistica, di investimento, finanziaria e bancaria, nonostante la pressione senza precedenti che la Russia sta vivendo” ha detto Novak in un precedente incontro con le imprese a Teheran, come riportato dal servizio di stampa Interfax.
“Siamo pronti a continuare l’implementazione di progetti già avviati e a lanciarne di nuovi”, ha affermato Novak.
Tra questi c’è l’espansione della centrale nucleare di Bushehr di costruzione russa. Continuano i colloqui con Mosca sulla seconda e terza fase dell’impianto, che richiederanno molti investimenti, secondo Behrouz Kamalvandi, portavoce dell’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran, secondo l’agenzia di stampa della Repubblica islamica.
Russia-Iran: il legame è una nuova minaccia?
Non solo guerra in Ucraina e stallo nucleare: il mondo guarda con sdegno e sospetto alla Russia anche per le minacce di Putin su energia e bomba atomica e all’Iran per le atrocità commesse su donne e giovani manifestanti.
La vicinanza tra i due Paesi più criticati e additati a livello mondiale suscita particolare preoccupazione. Non va dimenticato, infatti, che droni iraniani sono usati da Mosca nell’aggressione all’Ucraina.
La collaborazione su risorse energetiche e nucleare tra le due potenze incattivite dalle sanzioni e dall’orrore espresso dal mondo contro di esse non può che rafforzare la loro posizione così minacciosa, alleviando anche le malconce economie.
La destabilizzazione europea e del Golfo persico e di tutta la penisola Arabica potrebbe passare anche da qui: dall’asse consolidato Russia-Iran. L’avvertimento è dato per il 2023?
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