Perché le Big tech stanno scendendo in Borsa? Cosa suggerisce il calo a Wall Street dei titoli tecnologici, con la politica Fed e il movimento dei rendimenti in primo piano.
Scendono le azioni tech e salgono i rendimenti: questo il trend del momento a Wall Street che mette in evidenza alcuni problemi del settore tecnologico finora brillante.
In un’analisi di Yahoo Finance, viene messo in evidenza che i rendimenti dei Treasury stanno ancora salendo e le azioni high tech stanno finalmente scendendo.
Finora questo mese, il Nasdaq Composite è sceso di circa il 4,2%. I migliori nomi della tecnologia come Apple e Nvidia sono in bilico su cali del 10% per il mese. Le azioni di Mighty Microsoft - nonostante tutto lo sfrigolio dell’IA dell’azienda e il legame con OpenAI - sono diminuite del 4% ad agosto. Google ha perso il 2,1%.
C’è dunque un problema per i titoli Big tech e la questione riguarda Fed e rendimenti obbligazionari.
Perché le Big tech sono in calo? Il problema è nei Treasury
Come notato nell’analisi, il passo indietro della tecnologia coincide con il rendimento del Tesoro a 10 anni che sale da circa il 3,95% a fine luglio a oltre il 4,1% di oggi. I rendimenti all’inizio di aprile erano intorno al 3,3%, in prospettiva.
Dal declassamento del credito statunitense di Fitch alla valanga di emissioni di debito statunitense, al ridimensionamento dell’inflazione che porta denaro nelle aree di mercato a rischio più elevato, i fattori da osservare in queste dinamiche a Wall Street sono diversi. In sintesi, però, si prevede che i rendimenti più elevati potrebbero essere qui per rimanere e questo significa cattive notizie per gli investitori tecnologici.
Secondo gli strateghi di RenMac, nonostante le crescenti probabilità che la Fed si fermi alla riunione di settembre, i rendimenti rimangono stabili. Senza tenere conto di alcun fattore e solo guardando il grafico,
“i rendimenti non ci sembrano un massimo e sembrano pronti a ritestare i massimi dal 2022. I titoli a 10 e 30 anni hanno registrato massimi e minimi sempre più alti da aprile e avremmo bisogno di vedere almeno un minimo più basso prima di suggerire che potrebbe esserci un massimo”.
C’è dunque incertezza, ma quel che emerge è che c’è spazio ancora per l’aumento dei rendimenti. Di conseguenza, le azioni tecnologiche possono soffrire. I titoli tech, infatti, non amano i rendimenti elevati. Costi di indebitamento più elevati, rendimenti di liquidità più interessanti e sconti più aggressivi sulla crescita futura fanno tutti parte della sfida che devono affrontare le azioni tech quando i tassi di interesse aumentano.
Il suggerimento per gli investitori è di procedere con cautela, anche con le Big tech, almeno fino a quando i rendimenti non scenderanno sotto il 4%.
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