In crisi in patria, con i sondaggi a picco, il presidente Usa Joe Biden deve fare i conti anche con il fallimento della sua agenda economica sul piano globale.
Con ogni probabilità, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, arriverà alle prossime elezioni presidenziali di novembre 2024 con un disordine internazionale in preoccupante crescita, con una gestione disastrosa dell’immigrazione al confine meridionale e altresì una performance economica deludente per la stragrande maggioranza degli americani.
I sondaggi dimostrano che il presidente uscente è in enorme difficoltà, e a pesare è soprattutto la condizione economica degli statunitensi, insoddisfatti della sua gestione. E sono soprattutto le minoranze a cui i democratici si rivolgono attraverso le campagne “woke” a esprimere il loro malcontento: secondo il Roper Center, Biden gode ora del sostegno di appena il 63% degli elettori afroamericani, registrando un calo drastico rispetto all’87% che aveva raccolto nel 2020. Tra gli elettori ispanici l’inquilino della Casa Bianca è in svantaggio rispetto a Donald Trump di 5 punti percentuali, 39%-34%, quando nel 2020 aveva superato l’avversario in questo gruppo demografico per 2 a 1, 65%-32%, secondo Usa Today.
E anche tra gli elettori più giovani - che avevano sostenuto in maniera schiacciante Biden nel 202 - serpeggia un malcontento generale, con Trump in vantaggio di quattro punti percentuali (37% a 33%). Un situazione a dir poco preoccupante per il comandante in capo, che anche l’ex presidente Barack Obama ha espresso nei giorni scorsi, secondo quanto riportato dal Washington Post. [...]
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