Le deportazioni previste dall’amministrazione Trump potrebbero accentuare ulteriormente le difficoltà del mercato del lavoro. Impattando anche sull’inflazione.
Mentre i timori legati a debito, inflazione e commercio globale continuano a preoccupare governi e investitori, le carenze di manodopera potrebbero emergere come il fattore economico cruciale per il 2025.
Negli Stati Uniti e in Europa, la disponibilità di lavoratori sta calando, mettendo pressione sui mercati del lavoro già tesi.
Negli Stati Uniti, l’agenda migratoria del presidente Donald Trump prevede deportazioni di massa e restrizioni all’immigrazione. Se attuate, queste politiche potrebbero comportare l’espulsione di un milione di migranti illegali entro i prossimi due anni, riducendo la crescita demografica dal 1,2% al 1,0% o meno, secondo le stime di Morgan Stanley. Questo scenario potrebbe rallentare la crescita del PIL e compromettere la capacità del mercato del lavoro di soddisfare la domanda di settori come costruzioni, trasporti e manifattura. [...]
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