Ilva, novità: quanto costa al Governo il piano di rilancio?

Violetta Silvestri

20 Dicembre 2019 - 09:00

Ilva, novità: in attesa di aggiornamenti legali e negoziali, il Governo promette un rilancio da miliardi di euro. I dettagli

Ilva, novità: quanto costa al Governo il piano di rilancio?

Ilva, novità: per il rilancio dell’acciaieria le trattative continuano a oltranza. Non ci sono ancora notizie ufficiali sul raggiungimento di un accordo pieno tra esecutivo e vertici indiani.

I tempi, però, sono stretti, soprattutto in vista delle importanti scadenze giudiziarie. Oggi è prevista l’udienza davanti al Tribunale di Milano per il ricordo cautelare d’urgenza dell’Ilva in Amministrazione straordinaria, contro la retrocessione di ArcelorMittal.

Stando alle indiscrezioni, il giudice opterà per un rinvio della decisione a gennaio. Si prospettano, quindi, settimane di intenso lavoro tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 per trovare una soluzione sul riassetto del nuovo polo siderurgico e scongiurare lo spegnimento dell’altoforno 2.

Intanto, per l’Ilva interessanti novità potrebbero concretizzarsi grazie al piano del Governo. Sono previsti, infatti, investimenti da miliardi di euro.

Ilva, novità: quanto vale il rilancio dell’acciaieria per il Governo

L’impegno dell’esecutivo nei confronti della grande azienda siderurgica vale circa 3 miliardi di euro. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta trattando con ArcelorMittal per evitare il blocco della produzione dell’Ilva e superare lo scoglio esuberi.

L’obiettivo a lungo termine del Governo è di trasformare l’azienda pugliese in un polo all’avanguardia per la sostenibilità ambientale, salvaguardando il più possibile gli operai. Per concretizzare il progetto, l’esecutivo dovrebbe innanzitutto investire 1 miliardo per entrare in AmInvestco Italy con una quota tra il 30% e il 40%.

Inoltre, sarebbero necessari almeno altri 900 milioni di euro per favorire la nascita di una newco mista destinata alla produzione di minerale di ferro preridotto. L’obiettivo ambizioso del Governo è di attivare due forni elettrici entro il 2023, in modo da avviare il processo di decarbonizzazione.

Infine, c’è tutto il pacchetto del DL Taranto da finanziare. Il disegno di legge, la cui valutazione era prevista per oggi venerdì 20 dicembre, slitterà a gennaio proprio per mancanza delle coperture richieste. In ballo ci sarebbero altre centinaia di milioni di euro, almeno 300 per i prossimi 3 anni.

La complessa vicenda del salvataggio dell’acciaieria comprende anche 700 milioni di euro che rientrano nel progetto precedere sullo sviluppo di Taranto, ancora da sborsare.

Il conto totale per il Governo, quindi, potrebbe ammontare a 3 miliardi, una cifra non trascurabile.

In attesa di notizie ufficiali, intanto, per l’Ilva novità importanti arriveranno sicuramente nei prossimi giorni. Sia dal fronte legale che da quello negoziale si attendono aggiornamenti positivi per un accordo davvero concreto.

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