La Germania registra una ripresa degli ordini industriali. Ma il dato non basta a dissipare le ombre sulla prima economia europea in crisi.
La Germania manda un segnale di ripresa, pur restando prudente su una crisi economica che ancora sta indebolendo la prima potenza europea.
Osservato da vicino proprio perché cruciale in Eurozona, soprattutto nel comparto industriale, il Paese ha finalmente registrato un dato economico rincuorante: gli ordini industriali sono aumentati più del previsto a giugno, secondo i dati ufficiali pubblicati martedì.
Il risultato ha offerto un barlume di speranza per la più grande economia europea, dove la recessione è di nuovo in agguato dopo una contrazione nel secondo trimestre. Il vento di crisi, infatti, rischia di soffiare ancora sulla Germania e rallentare una ripresa che in altri Paesi europei va più spedita.
In Germania c’è uno spiraglio di crescita per l’industria
A giugno, gli ordini industriali in Germania sono aumentati del 3,9% rispetto al mese precedente, su base destagionalizzata e corretta per gli effetti di calendario. Gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto un +0,5%.
I fattori trainanti sono stati l’industria automobilistica e i comparti che producono beni in metallo lavorati e attrezzature per il trasporto. Gli ordini nazionali sono stati particolarmente forti.
La lettura offrirà un po’ di conforto al settore manifatturiero tedesco, che soffre da tempo. Tuttavia, arriva dopo che i dati della scorsa settimana hanno mostrato un’economia inaspettatamente ridotta nel secondo trimestre, mentre anche il sentiment aziendale è calato.
L’economista senior di LBBW Jens-Oliver Niklasch ha commentato su Reuters: “nell’attuale mosaico “grigio scuro” di cifre economiche, questa è solo una singola tessera verde chiaro. Occorre di più per dare al settore una vera fiducia”.
La Bundesbank ha avvertito nel suo rapporto di luglio che “le speranze temporanee che l’attività industriale avrebbe presto ripreso sono state nettamente smorzate quando sono stati pubblicati i dati di maggio”. Ha tuttavia previsto un’attività economica leggermente più solida nel terzo trimestre.
I servizi stanno surclassando i produttori, con aumenti salariali storici che migliorano l’umore dei consumatori. Tuttavia, gli incrementi salariali si stanno moderando e l’inflazione si sta dimostrando rigida.
Le difficoltà economiche sono un vero grattacapo per il governo di coalizione del Paese, il cui mandato è stato dominato da una produzione stagnante o in calo. La scorsa settimana, il ministro delle Finanze Christian Lindner ha suggerito che potrebbe essere necessario un ulteriore inasprimento fiscale, nonostante il recente e sudato compromesso sul bilancio che aveva rischiato di far precipitare l’esecutivo.
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